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Cronaca

Due rapine e una tentata a Torre del Greco e a Castellammare

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Due rapine a Torre del Greco e una tentata a Castellammare: arrestato un minorenne. I fatti sono avvenuti lo scorso 8 maggio. Una delle vittime ferita con il calcio di una pistola

Due rapine e una tentata. La mattina del 3 luglio scorso, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in Istituto di Pena Minorile.

Il provvedimento emesso dal Giudiceper le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni di Napoli, su richiesta della loacale Procura, nei confronti di un minore degli anni diciotto. L’indagato minorenne è ritenuto responsabile, in concorso con altri soggetti, di plurimi episodi delittuosi consistenti in due rapine consumate ed una tentata. A diffondere la notizia una comunicazione della Questura di Napoli su delega della Procura della Repubblica per i Minorenni di Napoli.

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Le indagini, condotte dagli agenti del Commissariato di Castellammare di Stabia e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, hanno permesso di ricostruire gli eventi e di cristallizzare le responsabilità del minore.

Tale attività investigativa ha consentito di acquisire elementi indiziari pregnanti che, condivisi dal Pubblico Ministero titolare delle indagini, hanno condotto all’emissione dell’ordinanza in questione.

Nello specifico, i fatti risalgono alla serata dello scorso 8 maggio. Il minore e gli altri complici, in un arco temporale relativamente breve, nel comune di Torre del Greco, avevano commesso una rapina prima ai danni di una persona che aveva appena prelevato ad uno sportello bancomat e poi al titolare di una pizzeria situata poco distante.

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Successivamente gli autori avevano raggiunto Castellammare di Stabia, dove avrebbero perpetrato un nuovo tentativo di rapina ai danni di un distributore di carburanti.

Nel corso di tali attività delittuose, i giovani erano armati di pistole e, nel corso di una delle rapine, una delle vittime era stata colpita alla testa con il calcio di una delle armi.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari. Contro di essa sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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