Connettiti con noi

Cronaca

Giulia Tramontano trovata morta: il fidanzato confessa l’omicidio

Pubblicato

il

Giulia Tramontano trovata morta

Giulia Tramontano trovata morta. Il fidanzato confessa l’omicidio, l’avrebbe uccisa con due o tre coltellate e poi avrebbe tentato due volte di bruciarla

Giulia Tramontano trovata morta. A permettere il ritrovamento lo stesso fidanzato Alessandro Impagnatiello, che ha dato indicazioni ai Carabinieri su dove fosse. La salma della donna al settimo mese di gravidanza era in un lembo di terra dietro ai box di una palazzina in via Monte Rosa a Senago, nel Milanese, non lontano dall’abitazione della coppia.

Tradotto presso il Carcere di San Vittore dopo il ritrovamento del cadavere il 30enne, al termine del lungo interrogatorio nell’ambito delle indagini condotte dai Carabinieri e coordinate dal pubblico ministero Alessia Menegazzo e dall’aggiunto Letizia Mannella.

L’indagato avrebbe ucciso la donna con due-tre coltellate dopo una lite in casa e poi avrebbe tentato di bruciare il corpo per due volte ma senza riuscirci. Questi sarebbero i macabri particolare di una assurda tragedia consumatasi – per l’ennesima volta – tra le mura domestiche.

Secondo quanto emerso dalle indagini, Impagnatiello avrebbe prima tentato di dare fuoco al corpo della fidanzata nella vasca da bagno servendosi di alcol. Non riuscendoci avrebbe tentato di dare nuovamente fuoco al cadavere, questa volta all’esterno della casa – pare in un box di famiglia – usando la benzina. Nel provvedimento di fermo della Procura di Milano anche l’aggravante della premeditazione.

Dall’attività investigativa è emerso che l’uomo avrebbe tentato di contattare un’altra donna con cui aveva una relazione. L’indagato avrebbe assicurato alla donna di essere un “uomo libero” perché Giulia se n’era “andata”. Avrebbe inoltre screditato la 29enne, dicendo che il figlio che aspettava non era suo, cosa non vera. La donna, però, non lo avrebbe voluto incontrare per paura.

A portare la Procura della Repubblica di Milano ad indagare un Impagnatiello, delle tracce – forse ematiche – trovate sulla sua auto.

L’uomo – secondo la Procura – avrebbe screditato a più riprese la sua compagna, parlando con l’amante, una collega di lui americana. Sarebbe stata proprio l’amante dell’indagato a chiedera al 30enne di incontrare la compagna per chiarire la situazione. Da quanto si è appreso, sembra che entrambe le donne dallo scorso aprile avrebbero iniziato a sospettare che l’indagato avesse un’altra relazione. L’uomo però – con l’amante – avrebbe più volte parlato male della compagna, arrivando a dire che la donna avesse problemi mentali e non solo, screditandola in ogni modo.

Sarebbero, inoltre, emerse incongruenze anche dalla denuncia di scomparsa presentata domenica scorsa. Una di queste sarebbe l’indirizzo – inesistente – del luogo dove sarebbe andata, a suo dire, la fidanzata.

Omicidio aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza senza consenso, queste le accuse nei confronti dell’indagato.

Trending