Cronaca
Cold case risolto a Napoli: arrestate 3 persone per omicidio
Pubblicato
2 anni fail
Un vero e proprio cold case risolto a Napoli. Si tratta dell’omicidio di Lausi Salvatore di 20 anni fa. Arrestati 3 indagati legati al clan Mazzarella
Risolto un vero e proprio cold case a Napoli. Si tratta di un omicidio di 20 anni fa. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare presso le Case Circondariali di Napoli Secondigliano, Parma e Siracusa. A diffondere la notizia i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli su delega del Procuratore facente funzioni.
Destinatari del provvedimento tre indagati, tutti detenuti e affiliati di spicco del clan Mazzarella.
Ad emettere la misura cautelare il Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della DDA. Gli inquirenti ritengono i tre “gravemente indiziati dell’omicidio – aggravato dalle finalità mafiose – di Lausi Salvatore, anch’egli affiliato al citato clan, avvenuto in Napoli il 6 ottobre 2002”.
Si tratta di Mazzarella Michele, classe 1978, indagato in qualità di mandante dell’omicidio. Ancora Vincenzo Mazzarella, classe 1949, indagato in qualità di mandante ed organizzatore e Salvatore Barile classe 1984, indagato in qualità di esecutore materiale in concorso con Ciro Giovanni Spirito e Vincenzo De Bernardo, entrambi deceduti.
Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli, avrebbero consentito di accertare le motivazione del delitto. L’omicidio, infatti, costituirebbe una epurazione interna al clan. La motivazione sarebbe l’ammanco di 100 milioni di lire dalla cassa dell’associazione criminale. A quel tempo la vittima era incaricata di riscuotere le estorsioni nei quartieri Forcella, Maddalena e Sanità.
Secondo la Procura, avrebbe stretto rapporti sinergici con Giuseppe Misso, all’epoca fondatore dell’omonimo clan poi divenuto collaboratore di giustizia. I Mazzarella avrebbero interpretato tale circostanza come una dissociazione dal clan e la vittima avrebbe potuto rivelare informazioni riservate.
La vittima dell’omicidio, infine, avrebbe sottratto un orologio di valore con la forza ad un altro affiliato. Fondamentali per le indagini le attività di intercettazioni e riscontri delle dichiarazioni dei collaboratori di Giustizia.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare emessa in sede di indagini preliminari. Contro di essa sono ammessi mezzi di impugnazione. I destinatari sono persone sottoposte ad indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.
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