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Promotore finanziario truffa i clienti

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guardia di finanza frode

Promotore finanziario per un istituto di Credito della Valle Caudina truffa i propri clienti. L’indagato dal 2016 avrebbe intascato oltre 180 mila euro

Un promotore finanziario di un Istituto di Credito della Valle Caudina truffa i clienti. Questa mattina i militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Montesarchio hanno eseguito una misura cautelare interdittiva del “divieto di esercitare l’attività professionale di consulente e promotore finanziario per la durata di dodici mesi” .

Destinatario del provvedimento un promotore finanziario che lavorava nell’interesse di un istituto di credito della Valle Caudina.

Il provvedimento è scattato all’esito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento.

Ad emettere la misura cautelare il Giudice per le Indagini Preliminari di Benevento su richiesta della locale Procura . L’indagato è ritenuto dagli inquirenti gravemente indiziato di una pluralità di furti e indagato per numerose truffe.

Le indagini sono partite dalle denunce presentati da diversi clienti. Lamentavano, infatti, ammanchi di ingenti somme di denaro dai propri conti correnti per investimenti in realtà mai avvenuti.

All’esito di un’articolata attività investigativa, le Fiamme Gialle hanno ricostruito un univoco e chiaro quadro indiziario.

È emerso che il promotore finanziario, negli anni dal 2016 al 2020, si sarebbe impossessato di ingenti somme di denaro. Si tratterebbe di 132.350,00 euro oggetto di truffe contestate ed €. 55.470,00 per furti contestati.

Si tratterebbe di somme consegnategli dai suoi clienti che, gli avevano affidato i propri risparmi a fronte di allettanti prospettive di rendimento.

L’esame della voluminosa documentazione acquisita dalle Fiamme Gialle ha permesso di aggiungere indizi in ordine al fatto che, negli anni, l’indagato avrebbe costantemente predisposto per i propri clienti una falsa documentazione bancaria attestante gli investimenti a loro favore, che in realtà era inesistenti.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari. Contro di essa sono ammessi mezzi di impugnazione. Il destinatario è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

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