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13esima edizione del Premio Antonio Ammaturo: ecco i premiati

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Celebrata la 13esima edizione del Premio Antonio Ammaturo Legalità Città di Napoli. Il dr Ammaturo era il Capo della Squadra Mobile della Questura di Napoli ucciso dalle Brigate Rosse a Piazza Nicola Amore.

Celebrata a la 13esima edizione del Premio Antonio Ammaturo Legalità Città di Napoli. Ad essere premiati quest’anno quattro reparti della Polizia di Stato.

Antonio Ammaturo era il capo della Squadra Mobile di Napoli. Ad Ottaviano arresta Roberto Cutolo, il figlio del boss della camorra Raffaele Cutolo, mentre era in corso un summit di camorristi nel locale Castello mediceo.

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Ucciso dalle Brigate Rosse in piazza Nicola Amore il 15 luglio 1982, era insieme all’agente Pasquale Paola. Ammaturo era appena sceso di casa per recarsi in Questura. Ad aprire il fuoco contro la vettura furono membri delle Brigate Rosse. Mai idendificati con chiarezza i mandanti.

Personale della Nona sezione della Squadra Mobile della Questura di Napoli

L’attestato va al Personale della Nona Sezione della Squadra Mobile della Questura di Napoli. Si legge nelle motivazioni.

Per aver condotto con abilità, tenacia ed abnegazione un’articolata attività di indagine che ha consentito l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 48 persone per associazione di stampo mafioso, estorsione, turbata libertà degli incanti, falso in atto pubblico, falso ideologico, riciclaggio e corruzione. L’operazione ha colpito noti esponenti dell’ “Alleanza di Secondigliano” ed altri gruppi criminali che, avvalendosi del concorso esterno di imprenditori, avevano condizionato importanti gare d’appalto di servizi essenziali ospedalieri bandite da alcune strutture sanitarie napoletane al fine di ottenerne l’aggiudicazione. L’indagine ha inferto un duro colpo ad una consolidata associazione mafiosa fortemente radicata sul territorio cittadino.

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Personale della Prima Sezione della Squadra Mobile della Questura di Napoli e alla Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Afragola

L’attestato va al personale della Prima Sezione della Squadra Mobile della Questura di Napoli e alla Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. Afragola. Si legge nelle motivazioni:

Per aver condotto con abilità, tenacia e abnegazione un’articolata attività di indagine che ha permesso all’Autorità Giudiziaria di emettere un provvedimento cautelare nei confronti di 8 esponenti del clan Moccia, egemone nel territorio di Afragola, ritenuti responsabili di estorsione, detenzione di armi da fuoco clandestine e turbata libertà degli incanti, aggravati dal metodo mafioso. In particolare, è emersa la realizzazione di atti intimidatori diretti ad influenzare alcune aste giudiziarie relative ad immobili situati ad Afragola e Casoria, territori storicamente riconducibili al controllo del clan Moccia.

Personale della Settima Sezione  della Squadra Mobile della Questura di Napoli

L’attestato va al personale della Settima Sezione della Squadra Mobile  della Questura di Napoli. Nelle motivazioni si legge:

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Evidenziando elevatissime capacità professionali, acume investigativo, tenacia e determinazione operativa, hanno tratto in arresto, con i colleghi della Guardia di Finanza, il latitante Raffaele Imperiale, irreperibile dal 27 gennaio 2016 e inserito tra i più pericolosi ricercati in Italia, in quanto soggetto inserito ai massimi livelli nel  traffico internazionale di stupefacenti e nel riciclaggio di denaro. La latitanza di Imperiale, vissuta a Dubai negli Emirati Arabi, gli ha consentito di rafforzare alleanze internazionali con figure apicali del crimine organizzato e di assurgere al rango di “criminale planetario”. La cattura ha consentito di assicurare alla giustizia  uno dei soggetti più noti negli ambienti criminali nazionali e internazionali.

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