Quantcast
Connettiti con noi

Entertainment

Arteterapia come percorso riabilitativo attraverso arte e salute mentale

Pubblicato

il

Un percorso tracciato dall’arteterapia di cui tutti si possono avvalere per il benessere fisico e mentale

Arteterapia. Prendersi cura di sé rappresenta un arduo compito e, soprattutto in questo triste momento storico dove l’umanità ha bisogno di una ripresa non solo economica ma soprattutto emotiva, diventa un’azione necessaria.

A rimetterci in sesto in questo complicato caos arriva l’arte, molto spesso bistrattata, in tutte le sue sfaccettature: dalla musica, al canto, al ballo, alla pittura, alla musica, al teatro, ecc..

Anche se l’uomo sin dall’antichità ha sempre usato l’arte per esprimersi, come disciplina l’arteterapia (arte come modalità terapeutica) nasce a partire dagli anni quaranta del Novecento grazie soprattutto ai contributi di due studiose, Margaret Naumburg ed Edith Kramer.

Pubblicità

L’ AATA (American Art Therapy Association) definisce l’arteterapia come “una professione nell’ambito della salute mentale che usa il processo creativo per migliorare e risollevare il benessere fisico, mentale e emotivo degli individui, a prescindere dalla loro età”.

All’inizio “della sua carriera”, questa nuova disciplina veniva utilizzata soprattutto in ambito medico come supporto alla cura per le persone con disturbi mentali sia gravi (psicotici e autistici) che meno gravi (ansia, disturbi umore, ecc.). Soprattutto i pazienti con particolare difficoltà a comunicare, trovavano, e trovano ancora oggi in questa forma di terapia, un modo alternativo alla parola favorendo così sia la relazione che la capacità di socializzare accrescendo la loro autostima.

Anche per chi segue un percorso di riabilitazione, questa forma di terapia è molto utilizzata. Infatti, aiuta anche coloro che hanno subito danni neurologici o hanno handicap fisici ad accettare la loro malattia/disabilità, ad essere più autonomi e più propensi alla socializzazione.

Un altro settore dove l’arteterapia si sta sempre più, e fortunatamente, diffondendo è quello dell’educazione con lo scopo di prevenire eventuali disturbi psicologici e sociali. Infatti, questo percorso ha come obiettivo quello di educare alla sensibilità, alla creatività, all’autoconsapevolezza e all’accettazione di sé apportando così benefici sulla nostra salute psico-fisica.

Sono sempre più le cosiddette persone normali, adulti e bambini, che in seguito ad un evento che ha provocato in loro una crisi (separazione, lutto, insuccesso scolastico, abbandono, ecc.) si avvicinano a questa forma di terapia come modo per ristabilire l’equilibrio con sé stessi e con gli altri. E’ necessario ricordare, infatti, che per salute si intende non semplicemente assenza di qualsiasi patologia (fisica o psichica) ma un equilibrio dinamico tra gli aspetti fisici, psichici e sociali.

Quindi, un percorso di arteterapia non è un momento in cui l’individuo acquisisce o non acquisisce una nuova abilità o fa o non fa una bella performance ma, sfruttando l’atavica capacità comunicativa dell’arte, riesce a far emergere un proprio disagio e comunicarlo agli altri con un atto creativo di liberazione.

Grazie all’arte, infatti, si attivano delle potenzialità dell’individuo, spesso inesplorate, che vanno a sbloccare la fantasia e l’immaginazione. Queste due qualità, infatti, agiscono in modo positivo sulla persona perché, abbassando la tensione, favoriscono una più serena accettazione, e poi pacifica gestione, del proprio disagio permettendo di fare pace con sé stessi, e di riflesso, con il mondo circostante.

Pubblicità

Questa forma di terapia di cui tutti ci possiamo avvalere … da chi ha difficoltà cognitive, sensoriali, psicologiche e sociali, fino alle persone normali … non vuole assolutamente sostituirsi alla medicina tradizionale ma anzi, per tutti coloro che seguono delle cure farmacologiche, vuole essere un valido supporto e alleato perché favorisce l’efficacia della risposta alle cure mediche e migliora la qualità di vita di pazienti che soffrono di patologie gravi.

Pertanto, si spera che questa collaborazione tra terapie mediche e integrative possa ampliarsi visto che prendersi cura vuol dire farlo nella totalità della persona considerandone sia gli aspetti inerenti al corpo che quelli relativi alla mente e allo spirito poiché sono elementi che, anche se sembrano distinti, in realtà sono strettamente uniti dal loro influenzarsi e rinforzarsi a vicenda.

Quindi, partendo da Ippocrate (padre della medicina) fino ad arrivare alla costruzione attuale del sistema galenico, l’elemento costante è la considerazione del malato come individuo da considerare nella sua interezza, sia la parte materiale (il corpo) e sia la parte immateriale (psiche) affinché alla vita si possa aggiungere, oltre la quantità, anche la qualità.

Pubblicità