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“Ritratto di Fanciulla” di Marco Forneris
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2 anni fail
Ritratto di Fanciulla ci porta sulle tracce dei furti di opere d’arte durante il secondo conflitto mondiale
Casa Editrice: Florestano Edizioni
Collana: Echi di storie
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 564
Prezzo: 20,00 €
Il romanzo “Ritratto di fanciulla” di Marco Forneris si apre con un prologo ambientato nel 1945 sull’Appennino ligure: il partigiano Walter Faure sta inseguendo Vittorio Spadoni, agente dell’OVRA – i servizi segreti di Mussolini; in seguito, nel corso della narrazione, si avrà modo di sapere dei particolari in più sulla rischiosa missione di Walter, che lo porterà a recuperare una valigia dal contenuto davvero eccezionale.
Dopo il prologo si fa un salto in avanti verso il 2006: siamo nel Peloponneso e incontriamo David Faure, figlio di Walter; uomo d’affari prestato alla CIA, egli ha un passato di indagini in giro per il mondo.
Da qualche anno si è trasferito in Grecia e ha come vicino di casa Patrick Leigh Fermor, ex agente dei servizi segreti inglesi; è proprio lui a introdurre David alla sua prossima missione, che ha origine a Londra e che ha a che vedere con delle lettere scritte quasi cinquant’anni prima da un cacciatore di nazisti, Jonathan Finch, che era convinto che molti di loro si fossero rifugiati in Sudamerica dopo la fine del secondo conflitto mondiale.
Quando David legge le lettere, comprende di trovarsi di fronte a del materiale delicato: quell’uomo, prima di morire, aveva rivelato l’esistenza di un’organizzazione gestita da ex nazisti, che perseguiva degli obiettivi molto pericolosi.
David trova anche un bellissimo ritratto, conservato in una cartellina – «Dentro, ricoperto da una sottile carta velina, c’era un disegno fatto a sanguigna e carboncino, con un dettaglio in giallo. Era il più bel ritratto che avesse mai visto».
David comincia a fare ricerche per risalire alla paternità del disegno: inizia quindi un giro per le case d’asta che lo porta ad entrare in un mondo sconosciuto, e non del tutto pulito; in particolare, egli si concentra sui furti delle opere d’arte da parte del Terzo Reich, e si rende conto di quanti crimini non siano mai stati puniti. David comincia a fare ricerche per risalire alla paternità del disegno: inizia quindi un giro per le case d’asta che lo porta ad entrare in un mondo
sconosciuto, e non del tutto pulito; in particolare, egli si concentra sui furti delle opere d’arte da parte del Terzo Reich, e si rende conto di quanti crimini non siano mai stati puniti.
Durante le indagini, David trova tra le carte di Jonathan un nome che lo fa tremare: Vittorio Spadoni, la nemesi di suo padre; l’autore ci conduce quindi in un’alternanza di presente e passato per narrarci dei trascorsi di Walter Faure con il temibile agente dell’OVRA, e allo stesso tempo ci racconta del viaggio di David per gettare luce sul mistero dei nazisti fuggiti e delle opere d’arte trafugate, oltre che per chiudere i conti di suo padre. Sarà un’avventura piena di ostacoli, che porterà allo svelamento di un inimmaginabile e oscuro complotto.
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