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Scienze Motorie Parthenope, test ingresso per 200 euro
Pubblicato
3 anni fail
Le indagini dopo la denuncia da parte del Rettore dell’Università Parthenope; ai domiciliari due funzionari della Segreteria di Scienze Motorie
La Polizia Postale di Napoli ha eseguito un’ordindanza di custosia cautelare ai domiciliari nei confronti di due persone. Ad emettere la misura cautelare il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli. Il provvedimento eseguito al termine di una attività di indagine coordinata dalla Seconda Sezione della Procura della Repubblica di Napoli.
Gli indagati sono gravemente indiziate – in concorso tra loro – dei reati “di istigazione alla corruzione e di accesso abusivo ad un sistema informatico”.
Gli indagati – uno Tecnico Ammninistrativo categoria C presso la segreteria del Dipartimento di Scienze Motorie dell’università Parthenope e l’altro aveva svolto funzioni di ausilio e di supporto presso la stessa segreteria dopo la laurea – approfittando delle loro posizioni avrebbero posto una serie di condotte criminose.
Avrebbero, infatti, prostosto a vari studenti dell’Ateneo, insteressati al test di ingressso a Scienze Motorie, di fornire in anticipo le risposte dei test – che si sarebbero tenuti nell’ottobre del 2019 – pagando la somma di 200,00 euro.
Gli indagati, inoltre, sarebbero entrati abusivamente nel sistema informatico dell’Università. Più specificamente come riporta la nota della Procura “nel pc collocato all’interdo del Dipartimento di Scienze Motorie”. Avrebbero aperto le buste all’interno delle quali erano costustiti i test che avrebbero comunicato agli studenti con le relative risposte esatte.
Le indagini sono partite a seguita di una denuncia del Rettore dell’Università Parthenope e si sono avvalse della costante collaborazione dell’Università.
Nel corso delle investigazioni, la polizia giudiziaria ha provveduto ad acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati. Il tutto anche attraverso la puntuale
analisi dei dispositivi informatici da questi utilizzati.
Ricordiamo che la misura eseguita è un provvedimento cautelare contro il quale sono possibili impugnazioni. I destinatari sono sotto indagine preliminare e sono da considerarsi innocenti fino ad una sentenza di condanna definitiva.
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