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Covid-19 e responsabilità sanitaria: il contagio in ospedale è infezione nosocomiale

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Lo Studio Associati Maior: anche durante la pandemia, il Covid contratto in ospedale segue le regole delle comuni infezioni nosocomiali.

Pietra miliare in ambito sanitario e medico-legale: lo Studio Associati Maior sta srl, rappresentato dagli avvocati Michele Francesco Sorrentino, Pierlorenzo Catalano e Filippo Castaldo, con il supporto del medico legale Dott. Marcello Marcello Lorello, si dicono soddisfatti delle conclusioni di una Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU) ottenuta sul Foro di Torino, in un procedimento relativo a un decesso intraospedaliero presso l’ASL TO3 di Collegno.

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Nella consulenza si afferma che l’infezione da Covid-19 contratta in ospedale, anche durante l’emergenza pandemica, deve essere considerata infezione nosocomiale.

Pertanto, una volta dimostrato il nesso tra ricovero e infezione, si applicano le stesse regole delle comuni infezioni ospedaliere: la struttura sanitaria deve provare di aver adottato tutte le misure idonee in materia di igiene e prevenzione. In assenza di tale dimostrazione, la struttura va ritenuta responsabile del decesso.

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La consulenza sottolinea che il Covid-19 non differisce dalle altre infezioni ospedaliere: il contagio doveva essere evitato non solo con le misure specifiche anti-Covid adottate durante la pandemia, ma anche tramite i tradizionali protocolli di prevenzione delle infezioni. Lo Studio Associati Maior evidenzia come questa perizia rappresenti un precedente rilevante, destinato a influenzare l’accertamento delle responsabilità delle strutture sanitarie e la tutela dei pazienti e dei loro familiari.

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