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Leao ancora in panchina: la sfida psicologica e tattica di Fonseca

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Finisce 3-2 Milan-Inter

Leao ancora fuori contro lo Slovan Bratislava: la mossa di Fonseca tra gestione tattica e psicologica del talento portoghese

Il Milan si prepara alla sfida di Champions League contro lo Slovan Bratislava con una scelta che fa parlare: Rafa Leao ancora in panchina. Una decisione che, dopo le panchine precedenti in campionato contro Roma, Lazio, Udinese e Napoli, ripropone interrogativi sul ruolo dell’attaccante portoghese. Fonseca, che ha sempre puntato sulla motivazione psicologica per scuotere i suoi giocatori, sembra voler applicare la stessa strategia anche con Leao, chiedendogli di migliorare il suo atteggiamento e il suo impegno difensivo.

Dopo una prestazione deludente contro la Juventus, dove tutta la squadra non ha brillato, la situazione di Leao si complica. I segnali arrivati nelle settimane precedenti, con ottime performance a Madrid, Cagliari e con la nazionale contro la Polonia, avevano fatto pensare che il portoghese fosse finalmente tornato al suo livello migliore.

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Eppure, contro la Juve, la sua prestazione è stata tra le più sotto tono. È un ciclo che sembra ripetersi: Leao sembra capace di grandi cose, ma troppo spesso manca la continuità nelle sue performance. Morata, uno dei suoi compagni di squadra, ha recentemente elogiato le qualità del portoghese, dicendo che Leao ha il potenziale per “fare la storia del calcio” e che è “nettamente più forte di tutti noi”.

Parole che evidenziano la grandezza del talento di Leao, ma anche la consapevolezza che il ragazzo deve fare uno step in più, soprattutto quando le circostanze lo richiedono.

La scelta di Fonseca, che ha parlato di “turnover” per spiegare l’esclusione, non sembra essere legata solo alla necessità di ruotare la rosa, ma anche a una gestione più profonda del giocatore. Il turnover, pur essendo presente (sei cambi rispetto alla partita contro la Juventus), non riguarda solo Leao: infatti, anche altri giocatori come Musah, Loftus-Cheek e Thiaw lottano per un posto da titolare. L’assenza di Morata per squalifica e la condizione fisica non ottimale di Emerson Royal giustificano altre scelte, ma è evidente che l’unico vero “big” a finire in panchina è proprio Leao.

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La domanda, allora, è: è giusto lasciare fuori un talento come Leao, che potrebbe essere decisivo in una partita importante di Champions? Fonseca ha già dimostrato, un mese fa, di riuscire a tirare fuori il meglio da Leao con messaggi motivazionali mirati, portandolo a una grande performance in due partite.

Ma la situazione attuale è diversa: il Milan affronta lo Slovan senza Morata, con Pulisic che sta rientrando da un infortunio, e con una squadra che ha bisogno di punti. La scelta di non schierare Leao, un attaccante che può fare la differenza, potrebbe sembrare rischiosa. Tuttavia, Fonseca potrebbe vedere in questa mossa una spinta per far crescere il giocatore, affinché, quando sarà di nuovo in campo, si presenti con la giusta mentalità e voglia di fare la differenza.

La sfida contro lo Slovan Bratislava rappresenta un punto di svolta per Leao e per il Milan. Sarà interessante capire se il portoghese saprà rispondere a queste scelte e, soprattutto, se riuscirà a dimostrare di essere pronto a prendersi il ruolo di protagonista che molti aspettano da lui. Il talento c’è, ma la continuità e la mentalità sono ciò che mancano, e solo il campo potrà dire se Fonseca riuscirà a scuotere finalmente Leao e a liberare il suo vero potenziale.

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