Quantcast
Connettiti con noi

News

Frode nell’avellinese, sequestrati migliaia di ettolitri di vino

Pubblicato

il

Carabinieri Forestali lacedonia
foto archivio

Tra i vini anche bottiglie di rilievo come Taurasi e Greco di Tufo, oltre vino sfuso non ancora imbottigliano nelle cantine di note aziende di Forino e Montefalcione

Il 31 gennaio scorso i Carabinieri delle Stazione di Lacedonia e Volturara Irpina hanno eseguito un sequestro di diecimila bottiglie di vino di svariate qualità DOP. Si tratta di Taurasi, Greco di Tufo, Falanghina oltre migliaia di ettolitri di vino sfuso non ancora imbottigliato. Con i militari dell’arma anche gli ispettori ministeriali dell’I.C.Q.R.F. – Ufficio per l’Italia Meridionale. Il vino era presente nelle cantine di note aziende di Forino e Montefalcione, zone tipiche di produzione vitivinicola.

A disporre il sequestro il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino, su richiesta della locale Procura. Il provvedimento è scattato a conclusione delle indagini che hanno consentito di acquisire “gravi indizi dei reati di frode nell’esercizio del commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci”.

Pubblicità

L’attività di indagine – si legge nella nota della Procura – “hanno fatto emergere una condotta continuata di messa in commercio di vini imbottigliati ed etichettati come varietà protette dei vitigni della zona irpino-sannita”. Tali vini però sarebbero come riporta la nota in difetto “della relativa certificazione rilasciata dall’Organismo ministeriale preposto, con apposti contrassegni certificativi non corrispondenti e in assenza del controllo del rispetto dei disciplinari di produzione”.

Contestato anche il reato “di bancarotta fraudolenta patrimoniale connessa alla sottrazione di più di mille ettolitri di vino da una precedente impresa dichiarata fallita e riconducibili ai medesimi soggetti”.

Contestato inoltre il reato “di falsità ideologica del privato in atto pubblico per le successive movimentazioni del vino sottratto che venivano realizzate facendole apparire come provenienti dal curatore fallimentare”.

Pubblicità

Il provvedimento eseguito rappresenta il primo e significativo risultato dell’attività di indagine svolta dal Gruppo specializzato per il contrasto alle frodi agroalimentari. Tale Gruppo istituito presso la Procura della Repubblica di Avellino per una più incisiva tutela del territorio e delle sue eccellenze.

Pubblicità