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Maltrattamenti in famiglia a Benevento, misura cautelare per 29enne
Pubblicato
3 anni fail
L’indagato, un 29enne di Benevento, avrebbe maltrattato, preso a calci e pugni la sua convivente; in una occasione le ha lanciato un paio di forbici colpendola ad una gamba
Nel pomeriggio del 24 gennaio la Squadra Mobile ha eseguito una ordinanza di divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi abitualmente dalla quest’ultima. Ad emetteree il provvedimento il Gip del tribunale di Benevento su richiesta della locale Procura.
La misura è scattata al termine di una articolata attività di indagine coordinata dalla Procura. Destinatario del provvedimento un 29enne di Benevento.
L’uomo – secondo quanto riporta una nota della Procura – sarebbe gravemente indizioto di “maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate”.
Le indagini sono partite dalla denuncia sporta dalla compagna convivente.
La donna che avrebbe riferito “di essere vittima di abituali maltrattamenti da parte del compagno, il quale, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, l’aveva più volte percossa con violenza, con calci, schiaffi e pugni e offesa con epiteti ingiuriosi”.
Le indagini sono partite dalla denuncia sporta dalla compagna convivente. La donna che avrebbe riferito “di essere vittima di abituali maltrattamenti da parte del compagno, il quale, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, l’aveva più volte percossa con violenza, con calci, schiaffi e pugni e offesa con epiteti ingiuriosi”.
Addirittura l’indagato – in alcune occasioni – l’avrebbe “minacciata con un coltello”, mentre in un altro episodio le avrebbe “stretto le mani al collo ed una volta aveva lanciato all’indirizzo della vittima un paio di forbici, colpendola al quadricipide destro”.
L’attività di indagine ha permesso di raccogliere rapidamente gravi indizi di colpevolezza a carico del 29enne. Questi sarebbero tali da permettere al Gip di Benvento di emettere il provvedimento restrittivo.
Si legge nella nota della Procura che la misura emessa è ritenuta proporzionata “alla gravità del fatto nonché idonea a prevenire il rischio di recidive a carico dell’indagato in relazione alla sua indole aggressiva, capace di manifestarsi in azioni di allarmante pericolosità”.
Ricordiamo inoltre che contro il provvedimento odierno sono ammesse impugnazioni essendo in fase di indagine preliminare. Il destinatario è sotto indagine e quindi va considerato presunto innocente fino ad una sentenza definitiva irrevocabile.
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