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Ritiri di “fede”
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6 mesi fail
Vacanze estive in montagna, dove le vette si tingono di azzurro.
Quando si parla di Trentino e Abruzzo, la mente, in automatico, va alle splendide immagini innevate che queste regioni della penisola italiana, ci rimandano nei mesi più freddi dell’anno.
Da sempre mete collaudate di turismo invernale, sono, in questi torridi giorni di luglio, vero e proprio “oggetto del desiderio”di molti turisti, soprattutto napoletani.
La scelta della montagna d’estate è un’alternativa sempre più presa in considerazione soprattutto per combattere il caldo estremo delle città e evitare lo stress da sovraffollamento delle località balneari italiane e straniere.
La combinazione vincente tra altitudine, temperature più accettabili e ottima qualità dell’aria contribuisce a restituire quelle sensazioni di ristoro e leggerezza che sono alla base del concetto stesso di vacanza.
In particolare, le località di Dimaro-Folgarida in Val di Sole e Castel di Sangro, nella comunità montana dell’Alto Sangro, sono quotidianamente nelle cronache dei giornali.
Qui, sono solo i panorami a togliere il respiro: dalla maestosità delle Dolomiti alla dolcezza delle colline abruzzesi, attraversando le loro valli incantate.
Le loro essenze naturali, l’acqua, la pietra, il verde dei prati e dei boschi, costituiscono elementi attivi fondamentali per le attività che caratterizzano una vacanza estiva in montagna.
Dal trekking ai “percorsi avventura”, calibrati in livelli diversi per esperti e principianti, alle passeggiate a piedi o circuiti ciclabili: un’offerta turistica generosa sia per i più attivi che i più pigri.
Una vacanza che permette di passare dal ritmo sostenuto della normale routine di vita ad un tempo sostenibile, in cui impiegare le proprie energie in attività che scaricano lo stress e ricaricano l’umore.
Un tempo più da “meridiana” e meno da lancetta, come quelle del percorso d’arte all’aperto del borgo trentino di Monclassico. Un tempo che si può scegliere: impetuoso come il rafting nelle rapide nel Fiume Noce o rilassante come le placide acque del Sangro.
Un tempo fatto di scoperta del territorio, delle sue peculiarità e dei suoi mestieri antichi: ne sono esempi, l’antica segheria veneziana ad acqua dell’Ecomuseo di Val Meledrio tra Dimaro e Folgarida e le macine in pietra, ultime testimonianze dei mulini ad acqua lungo il corso del fiume in pieno centro della cittadina abruzzese o nella Pinacoteca Patiniana nella “Casa del Leone”.
Un tempo fatto di fede e religione che, nella normalità, si riserva alla preghiera nelle chiese locali ( la “Basilica dell’Assunta” nell’originario quartiere Civita è uno dei simboli di Castel di Sangro), ma che in queste due località montane si esplica nei palazzetti e negli impianti sportivi.
Si parla di calcio, ovviamente, e la fede è quella per la squadra del cuore. Dimaro e Castel di Sangro sono, anche per quest’anno, le località scelte dal “Calcio Napoli” per il consueto ritiro di preparazione atletica pre-campionato.
La presenza della squadra ha dato vita ad una forma di turismo estivo alternativo che si affianca a quello consolidato: la “fede calcistica” azzurra non va mai in vacanza e, se lo fa, sceglie come meta queste cittadine del Trentino e dell’Abruzzo.
Se, alla bellezza della natura e alla varietà enogastronomica regionale tutta da assaggiare, si somma la possibilità di assistere agli allenamenti e partecipare agli incontri da vivo con i calciatori per foto e autografi, il richiamo turistico è praticamente irresistibile.
Gioco, allenamento, divertimento e, in una simbiosi perfetta, questi luoghi augurano alla squadra il raggiungimento di importanti vette, ottenendo, in cambio, un’invadente marea azzurra, per natura, geograficamente assente.
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