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Utima Generazione: Roma, riprendiamoci la Democrazia a Piazza Vittorio
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Ultima Generazione: Quest’anno, oltre alle azioni di disobbedienza civile, stiamo organizzando assemblee, gestite con gli strumenti della facilitazione e della comunicazione nonviolenta
Roma, 12 maggio 2024: sabato 11 maggio dalle 16.00, centinaia di persone si sono trovate in piazza Vittorio Emanuele II per dar vita ad una grande partecipata e variegata manifestazione, a cui hanno preso parte persone di tutte le tipologie: giovani e meno giovani, studenti e lavoratori, persone in solitaria o con le proprie famiglie e comitive. Diverse le attività in scaletta: dalla formazione all’azione diretta nonviolenta, a uno spazio di discussione su tematiche di genere e politica, l’open mic a cura di “Melemarce” e “Supernovae” e infine un’assemblea popolare dedicata al confronto tra democrazia rappresentativa e democrazia diretta. Intorno alle 19.30 oltre cento persone sono uscite in strada e hanno bloccato il traffico, sedendosi per proseguire l’assemblea popolare. Alle 20 circa da Piazza Vittorio è partito un corteo spontaneo che ha raggiunto l’Università La Sapienza per solidarizzare con i manifestanti pro Palestina.
QUESTO GOVERNO NON È RAPPRESENTATIVO: METÀ DEGLI ITALIANI NON VOTANO
Si avvicina l’estate e il nostro paese, come tutto il Mediterraneo e diverse parti del mondo, è già in fiamme: crisi climatica e guerra rappresentano il nostro presente e ad affrontarla abbiamo la peggior classe politica della storia repubblicana. Non solo è sporca da diverse inchieste di corruzione (vedi recenti inchieste in Puglia, Sicilia e Liguria e vicenda della ministra Santanché) ma non è assolutamente rappresentativa della popolazione italiana. Alle elezioni nazionali del 2022 il 40% degli elettori è rimasto a casa e nelle recenti tre elezioni regionali il 50%. Questo significa che circa la metà degli italiani non considera più il voto come forma efficace di partecipazione politica. La resistenza nonviolenta è un’alternativa all’apatia politica. È una storica e potente forma di partecipazione politica che crea una crepa nella quotidianità, aprendo così uno spazio di confronto e opportunità di cambiamento.
ABBIAMO BISOGNO DI UN’ALTERNATIVA!
Usiamo la resistenza nonviolenta come primo passo verso un cambiamento di democrazia. Abbiamo deciso di dedicare la giornata di oggi ad un confronto tra democrazia rappresentativa e democrazia diretta per sconfinare la ridotta concezione che abbiamo di essa. La democrazia non può ridursi al momento del voto. Per questo motivo dall’inizio di quest’anno, oltre alle azioni di disobbedienza civile, stiamo organizzando assemblee, gestite con gli strumenti della facilitazione e della comunicazione nonviolenta: momenti in cui le persone possano discutere dei problemi e dei bisogni delle loro comunità, momenti in cui fare e ricreare comunità. Vogliamo che le persone riscoprano il piacere di discutere e parlare tra loro, esercitando l’ascolto e la comprensione reciproca. Chi meglio dei cittadini può conoscere i propri problemi e trovare il modo di affrontarli? Vogliamo che queste assemblee non siano solo “consulti”, ma siano luoghi in cui una comunità possa deliberare. Questa è democrazia.
LA NOSTRA RICHIESTA
La nostra richiesta è di un Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato. I soldi dovranno essere ottenuti attraverso l’eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari. Per questo continueremo a scendere in strada, a fare azioni di disobbedienza civile nonviolenta, assumendoci la responsabilità delle nostre azioni, affrontando la repressione, tribunali e processi.
Nota stampa – Ultima Generazione
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