Quantcast
Connettiti con noi

Business

400milioni di euro per le PMI per agevolare competitività

Pubblicato

il

foto presa da pixabay

400milioni di euro per le PMI. L’obiettivo agevolare la competitività e l’innovazione

400milioni di euro per le PMI. Come sempre portiamo a conoscenza dei nostri lettori un Avviso pubblico attraverso il quale il Ministero delle Imprese intende sostenere il processo di transizione delle piccole e medie imprese delle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) verso il paradigma del Piano Transizione 4.0, mediante l’incentivazione di investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili, che facciano ampio ricorso alle tecnologie digitali.

Lo strumento è finalizzato ad accrescere la capacità competitiva delle imprese, a sostenere la
diffusione dell’innovazione, nonché a supportare la realizzazione sul territorio regionale di
programmi di investimento produttivi strategici, innovativi e ad alto impatto occupazionale.

Pubblicità

La misura ha una dotazione finanziaria complessiva pari a 400 mln di euro e si rivolge alle micro, piccole e medie imprese (PMI). Alla data di presentazione della domanda, le imprese dovranno:

  • Essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
  • Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non
    essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • non essere già in difficoltà;
  • Trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno 2 bilanci approvati e depositati
    presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società
    di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
  • Essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del
    lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola in
    relazione agli obblighi contributivi;
  • Aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse
    dal Ministero
  • Non aver effettuato, nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda, una
    delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
  • Non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 15 maggio 2023.

I programmi di investimento che saranno finanziati, devono:

  • prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l’ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma;
  • essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva;
  • essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nei territori delle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna);
  • prevedere spese ammissibili non inferiori complessivamente a euro 750 mila Euro e non superiori ad Euro 5mln e, comunque, al 70% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato, ovvero, nel caso di imprese individuali e società di persone, dell’ultima dichiarazione dei redditi;
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda;
  • prevedere un termine di ultimazione non successivo a 18 mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori caratterizzati da limitazioni derivanti dalle disposizioni europee di riferimento o a programmi di investimento che non garantiscono il rispetto del principio “DNSH”.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali che riguardino:

  • macchinari, impianti e attrezzature;
  • opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui prima;
  • acquisizione di certificazioni ambientali.

La misura ammette spese per i servizi avanzati di consulenza specialistica nei limiti del 5% dell’importo delle spese ammissibili relative a determinati beni.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75 per cento.

Pubblicità

In particolare:

  • nel caso di imprese di micro e piccola dimensione, per il 50% dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 25% delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato;
  • nel caso di imprese di media dimensione, per il 40% dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 35% delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato.

Le domande di accesso alle agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello e possono essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 18 ottobre 2023.

Per informazioni in merito all’articolo etconsulting2003@gmail.com

Lascia un like su Facebook e seguici su Twitter

Pubblicità

Pubblicità