Atti persecutori a Benevento, scatta divieto di avvicinamento

L’uomo, un 54enne di Benevento, avrebbe molestato la donna anche il giorno di Natale e il 31 dicembre aggirandosi e dormento nei pressi dell’abitazione della vittima

Un altro caso di atti persecutori nei confronti di una donna. Questa volta a Benevento, dove gli agenti della Squadra Mobile della locale Questura – nel primo momeriggio – hanno eseguito una misura cautelare del “divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stesssa”. Ad emettere il provvedimento il Gip del Tribuna dei Benevento, su richiesta della locale procura, a seguito di un’articolata indagine.

Destinatario della misura cautelare un 54enne di Benevento, “gravemente indiziato del delitto di atti persecutori”.

A far partire le indagini una denuncia sporta dalla donna che avrebbe riportato le reiterate molestie messe in atto a suo danno dall’indagato. L’indagato – come riporta la nota della procura – avrebbe tentato in modo ossessivo di riallacciare il rapporti sentimentale con la donna, anche se quest’ultima gli avrebbe espresso manifestato esplicitamente il rifiuto. Si legge nella nota che “tali tentativi erano avvenuti anche nel giorno di Natale e il 31 dicembre, aggirandosi e dormendo nei pressi dell’abitazione della donna”.

Alla luce dell’attività investigativa espletata dalla Squadra Mobile di Benevento, anche mediante l’escussione di persone informate sui fatti, il G.I.P. “ha ritenuto che ricorressero sia i gravi indizi di colpevolezza che le esigenze cautelari”.

Per tali ragioni, il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso la misura cautelare. Il fine – si legge ancore nella nota della Procura – sarebbe quello di “scongiurare il ripetersi di ulteriori condotte persecutorie da parte dell’odierno arrestato”.

Ricordiamo che il provvedimento emesso è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari. Contro tale misura è possibile l’impugnazione. Il destinatario del provvedimento è una persona sottoposta ad indagini preliminari, quindi è presunto innocente fino a sentenza di condanna definitiva.