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Cronaca

Torre Annunziata, smatellata attività di spaccio in quartiere Provolera

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Sette persone sono finite in custodia cautelare in carcere ed una ha ricevuto l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria.

I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Torre Annunziata hanno un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali.

Sono finite in custodia cautelare in carcere 7 persone, mentre un ottava persone dovrà presentarsi alla polizia giudiziaria.

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Tutti gli indagati sono tutti ritenute gravemente indiziati di detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti.

Ad emettere i provvedimenti cautelari l’ufficio del G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Secondo quanto emerso dalle indagini, condotte nei mesi di ottobre e novembre 2020 dai Carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, gli indagati avevano avviato una fiorente attività di vendita di sostanze stupefacenti.

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L’attività di vendita secondo quanto riporta la Procura era incentrata cocaina, crack e marijuana, all’interno del quartiere “Provolera” del centro storico oplontino.

L’attività avveniva sia attraverso la ricezione degli acquirenti presso luoghi concordati, sia mediante la consegna dello stupefacente “a domicilio”. Effettuavano le consegna anche in altri comuni dell’area vesuviana.

Da quanto di apprende dalla nota del Procura di Torre Annunziata, molto particolare era il gerdo adoperato per contrastare l’attività investigativa.

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Per segnalare la presenza dei Carabinieri nelle zone di spaccio utilizzavano un termine di derivazione idiomatica rom: “Pagnalè”.

Facevano invece riferimento a distanze chilometriche o “minuti” di percorrenza per raggiungere un determinato posto per indicare il quantitativo dello stupefacente oggetto di contrattazione.

Nonostante le cautele adottate dagli indagati e la capacità di muoversi riservatamente in un’area ad alta densità abitativa e ad elevato indice di criminalità, le indagini svolte dai Carabinieri hanno accertato complessivamente circa 500 cessioni di stupefacente.

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Hanno inoltre consentito e di procedere a diversi sequestri di detta sostanza, a riscontro delle investigazioni in corso. Hanno segnalato, infine, gli acquirenti al Prefetto di Napoli per i provvedimenti amministrativi di sua competenza.

In esecuzione dell’ordinanza cautelare, i sette indagati arrestati sono tradotti presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale.

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