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Fondazione Valenzi: Aperta la Mostra Ultras Youth al Maschio Angioino
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Sabato 23 novembre alle 12 nella sede del Maschio Angioino Sala Litza Cittanova Valenzi, vernissage della mostra fotografica “Ultras Youth. Our body is ours”
un fenomeno sociale e culturale quello degli Ultras che va oltre il semplice tifo calcistico
La mostra fotografica che si inaugura sabato 23 novembre alle 12 sarà visitabile dal 23 novembre 2024 al 13 dicembre 2024 e di nuovo dal 7 gennaio 2025 all’11 gennaio 2025, dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 17.
Le foto sono di Giovanni Ambrosio, la curatela di Michela Fabbrocino e Roberta Fuorvia, segretari di produzione Teresa Napoli e Napoleone Zavatto, allestimento Sabrina Del Gaudio, relazioni esterne Rosanna Mesce.
L’obiettivo è di far immergere lo spettatore nelle atmosfere da stadio avvicinandolo alla filosofia Ultras. La mostra, nata dalla ricerca di Giovanni Ambrosio e Sébastien Louis, nella versione attuale per Fondazione Valenzi, esplora il fenomeno Ultras attraverso una prospettiva unica, un aspetto spesso trascurato, ma fondamentale per comprendere la complessità di questo universo: il ruolo delle donne all’interno di un contesto prevalentemente maschile.
Nato in Italia negli anni Settanta del secolo scorso, il movimento Ultras si è diffuso a livello globale, creando una rete di identità collettive e di espressione che incarna ribellione, solidarietà e appartenenza.
Attraverso pratiche visive e rituali come coreografie, striscioni e graffiti, gli Ultras rafforzano la coesione interna e rivendicano il proprio spazio. L’installazione fotografica esplora anche gli oggetti degli Ultras come veri e propri manufatti culturali, analizzati dal punto di vista di un’archeologia contemporanea.
Questi oggetti, ben oltre la loro funzione primaria, si presentano come simboli tangibili di un’identità collettiva e di una subcultura che va oltre gli stadi, radicandosi nella moda streetwear.
Da una prospettiva antropologica, la cultura Ultras si distingue per il concetto di “densità sociale“. Le curve non sono solo luoghi di tifo, ma veri e propri spazi di costruzione identitaria e di solidarietà collettiva.
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