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Esteri

Escalation in Medio Oriente: Israele prepara una rappresaglia significativa contro l’Iran

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Missili su Israele, Francia mobilita le sue risorse mentre il Brasile richiede un immediato cessate il fuoco

Il conflitto tra Israele e Iran ha raggiunto nuovi livelli di tensione, con Israele pronto a lanciare una “significativa rappresaglia” nei prossimi giorni in risposta al massiccio attacco missilistico condotto dall’Iran.

Secondo quanto riportato da Axios, che cita funzionari israeliani, l’operazione potrebbe colpire impianti petroliferi e altre infrastrutture strategiche all’interno del territorio iraniano. L’attacco iraniano, avvenuto ieri, ha visto il lancio di circa 200 missili verso Israele, la maggior parte dei quali è stata intercettata dal sistema di difesa Iron Dome.

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Nel frattempo, Hezbollah, la milizia libanese sostenuta dall’Iran, ha annunciato di aver respinto le forze israeliane che erano entrate nella città di Odaisseh, nel sud del Libano. Secondo quanto riportato dai media arabi e confermato da fonti vicine a Hezbollah, le truppe israeliane avrebbero subito perdite e sarebbero state costrette a ritirarsi.

Questo rappresenta il primo scontro diretto sul terreno tra le Forze di difesa israeliane (IDF) e Hezbollah dall’inizio delle recenti ostilità, scontro che fino a ieri era stato smentito da entrambe le parti.

Raid israeliani su Gaza: colpita la famiglia di un giornalista

Nel sud della Striscia di Gaza, a Khan Yunis, l’aviazione israeliana ha bombardato la casa del giornalista Ahmed al-Zard, uccidendo quattro membri della sua famiglia, tra cui il fratello, lo zio e due cugini. Il reporter stesso è rimasto gravemente ferito insieme ad altri familiari. L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha confermato la notizia, denunciando l’ennesima perdita di vite civili in una zona già devastata dal conflitto.

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Iran minaccia nuove ritorsioni: “Colpiremo tutte le infrastrutture israeliane”

Teheran ha risposto con fermezza alle minacce israeliane, con il generale Mohammad Bagheri, capo di Stato maggiore delle forze armate iraniane, che ha dichiarato che ogni risposta israeliana verrà punita con attacchi ancora più devastanti. “Se il regime sionista compie nuovi crimini contro la nostra sovranità, le nostre operazioni saranno ripetute con maggiore intensità e tutte le infrastrutture israeliane saranno prese di mira“, ha avvertito Bagheri, ribadendo che l’Iran è pronto a difendere la propria integrità territoriale.

Macron condanna l’Iran, Il Brasile chiede un cessate il fuoco

In campo diplomatico, il presidente francese Emmanuel Macron ha condannato con forza gli attacchi missilistici iraniani contro Israele e ha annunciato che la Francia ha mobilitato le sue risorse militari per contrastare la minaccia. Macron ha invitato Hezbollah a cessare immediatamente le sue azioni terroristiche contro Israele e ha chiesto a tutti gli attori coinvolti nel conflitto di mostrare moderazione.

Anche il Brasile ha espresso la sua preoccupazione per la situazione in Libano, chiedendo un immediato cessate il fuoco. Il governo brasiliano ha denunciato la violazione del diritto internazionale e ha condannato le operazioni militari israeliane in aree densamente popolate.

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Il Ministero degli Esteri brasiliano ha annunciato che un volo dell’Aereonautica militare sarà presto inviato per rimpatriare circa 220 rimasti bloccati in Libano.

Israele continua gli attacchi a sud di Beirut

Israele, intanto, ha intensificato le sue operazioni contro Hezbollah, con nuovi raid aerei sulla periferia sud di Beirut, in particolare nel quartiere di Dahiyeh.

Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno dichiarato di aver preso di mira postazioni strategiche del gruppo sciita, avvertendo la popolazione di evacuare le aree adiacenti per evitare ulteriori vittime civili.

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Fonti israeliane hanno riferito che gli attacchi hanno distrutto circa la metà dell’arsenale missilistico di Hezbollah, accumulato in decenni, ma che il gruppo militante rimane ancora una minaccia significativa.

Con l’intensificarsi delle operazioni militari e l’aumento delle tensioni diplomatiche, il Medio Oriente sembra trovarsi sull’orlo di una nuova crisi su vasta scala. Israele ha ribadito la sua determinazione a difendersi e a continuare le sue operazioni contro le forze nemiche, mentre l’Iran ha minacciato ritorsioni ancora più devastanti.

Con l’intervento della comunità internazionale, guidata da Francia e Brasile, c’è ancora speranza che un cessate il fuoco possa fermare l’escalation. Tuttavia, la situazione resta estremamente delicata e l’esito finale è ancora incerto.

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