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Esteri

Operazione israeliana in Cisgiordania: Ucciso il capo di Hamas a Jenin

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Cisgiordania
foto: Ansa

Escalation di violenza in Cisgiordania mentre l’UE prepara una possibile missione al confine di Rafah

Jenin, Cisgiordania – Nelle ultime ore, le forze israeliane (IDF) hanno condotto un’operazione nell’area di Samaria settentrionale, in Cisgiordania, che ha portato all’uccisione di Wassem Hazem, capo di Hamas a Jenin, insieme ad altri due militanti. L’operazione è stata annunciata in un comunicato congiunto dall’esercito israeliano, dall’agenzia di sicurezza e dalla polizia del Paese.

Secondo il comunicato, Hazem era coinvolto nella pianificazione e nell’esecuzione di attentati con armi da fuoco e esplosivi, ed era considerato un elemento chiave nello sviluppo continuo delle attività terroristiche nelle aree della Giudea e della Samaria.

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Nello stesso contesto, la radio dell’esercito israeliano ha riferito che altri tre militanti sono stati uccisi in un attacco nel villaggio di Zababida, vicino a Jenin. Questo fa parte di una serie di operazioni mirate contro presunte cellule terroristiche nella zona di Jenin, in risposta a precedenti attacchi.

Borrell: ‘Pronti a una missione al confine di Rafah’

Nel frattempo, l’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri, Josep Borrell, ha dichiarato che l’UE è pronta a lanciare una missione al confine di Rafah, tra Gaza e l’Egitto. Tuttavia, ha sottolineato che tale missione può essere avviata solo con l’approvazione e la partecipazione dell’Autorità Palestinese (ANP) e che questa è una condizione anche richiesta dalle autorità egiziane.

“Abbiamo le capacità, il capitale umano, l’organizzazione e le risorse necessarie“, ha affermato Borrell, aggiungendo che la missione sarà attivata solo se Israele accetterà l’operazione con la presenza dell’Autorità Palestinese.

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Le dichiarazioni arrivano in un momento di crescente tensione nella regione, mentre le forze israeliane continuano le operazioni contro i militanti in Cisgiordania.