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Entertainment

Valogno, il borgo che vive nel sogno

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Valogno

Valogno, Una piccola realtà dove i colori dell’arte sono reciproca cura per un luogo e i suoi abitanti.

Questa è la piccola storia di un borgo altrettanto piccolo. Uno di quei tanti paesini italiani destinati all’abbandono, al vuoto, all’oblio, che ha visto tante partenze: giovani e famiglie, andati via in cerca di lavoro e condizioni di vita più favorevoli.

Nella storia di questo paesino, però, c’è anche un ritorno. Una coppia, originaria del posto, ha deciso di rientrare.

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Pensatoio

Una vicenda familiare, difficile e privata, li riporta a questo luogo, in una condizione per nulla semplice, ma loro non si arrendono al flusso pesante degli eventi e decidono insieme la loro direzione. Concordi e controcorrente.

Scelgono l’arte come strumento terapeutico, utilizzando il colore come antidoto per mitigare gli effetti di quel grigiore che aveva tentato di ammantare la loro famiglia e che già dilagava per le strade svuotate nel paese.

Progetto

Creando un’associazione (il progetto “I colori del grigio” per “Il Risveglio di Valogno”) che ha finanziato il lavoro diversi artisti, hanno impegnato il loro tempo nel contributo fondamentale alla conservazione e alla valorizzazione del loro territorio. Rinasce così Valogno, “Borgo d’Arte”, una frazione del comune di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, inclusa nel Parco Regionale di Roccamonfina.

Garibaldi

Grazie all’opera di diversi artisti, le stradine del borgo, soprattutto nel weekend, attraggono sempre più turisti, curiosi di passeggiare in un luogo speciale.

Tunnel

I muri delle case, altrove simbolo di divisione ed isolamento, qui diventano tele per murales che raccontano storie antiche o ne inventano di nuove.

Sconfitta del drago

Nell’incongruenza spazio-temporale della dimensione onirica ed artistica, a Valogno si incontrano Frida Kahlo e Giuseppe Garibaldi, la Pantera Rosa e i Briganti del Mezzogiorno, si lotta contro draghi e ciclopi, si sconfiggono le paure e si celebra l’amore universale: per la famiglia, per la propria terra, per l’arte.

Pantera Rosa
Fiabe e Miti

I piccoli visitatori troveranno fiabe e supereroi; gli appassionati d’arte, tracce di libera ispirazione a Kandinsky, Chagall, Gauguin; gli innamorati, romantici fondali per promesse solenni.

Valogno a Fumetti
Chagall

Valogno restituisce, per qualche ora, la capacità di uno sguardo innocente anche gli adulti. Visitare questo borgo è terapeutico: la mente, intenta nel decifrare i significati oggettivi delle varie “scenografie”, rallenta i ritmi convulsi del grigiore quotidiano, si fa pervadere dal colore e acquisisce la capacità di attribuire ad ogni murale anche un significato soggettivo, in base al proprio vissuto.

Gauguin

Esattamente come la fanciulla dai capelli scompigliati che tenta di rimanere in equilibrio, sulla scala e nella vita: si innalza verso il cielo per raggiungere i suoi sogni o sta restituendo la luce delle stelle ad un cielo, fino a quel momento troppo buio? Ad ogni visitatore è consentita la sua visione personale del racconto murale, finendo in un processo di metanarrazione, in cui l’unico obbligo è quello di raccontare ad altri la fiabesca realtà di Valogno.

Per contribuire in piccolo alla sua (r)esistenza, come un alleato nella battaglia contro l’oblio che condannerebbe il borgo alla scomparsa.

Proprio come il Regno di Fantàsia del film “la Storia Infinita”, dove sono i sogni a tenere in vita la realtà. Il visitatore è avvisato in anticipo: qui non esistono bar, farmacie e negozi di alcun tipo, ma si può anche fare a meno del superfluo, almeno per la durata di un sogno.

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