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Pelella, affermazioni De Leonardis su miei debiti verso professionisti sono false

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Dottor Pelella

Anche il dottor Gennaro Pelella replica al sindaco De Leonardis nel video di risposta al manifesto delle opposizioni

Anche il dottor Pelella ha deciso di replicare al sindaco di Qualiano dopo essere stato tirato dentro una vicenda in cui poco o nulla entrava. Pelella ha risposto al primo cittadino di Qualiano attraverso un lungo comunicato che lasciamo di seguito.

“Faccio seguito ad un video pubblicato dal sindaco di Qualiano apparso sui social in cui lo stesso, in evidente stato di agitazione, nel contestare un manifesto di una parte politica della città ha ben pensato di trascinare nella polemica soggetti del tutto estranei ai fatti, facendo anche un esplicito riferimento all’attività professionale svolta dal sottoscritto per conto della Multiservizi Qualiano, oggi in liquidazione.

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Mio malgrado sono costretto ad intervenire pur avendolo invitato, evidentemente senza successo, a rettificare pubblicamente le sue affermazioni rispetto alla vicenda multiservizi di cui, ne sono certo, se ne sia pentito esattamente un attimo dopo averle proferite.

Intervengo quindi a malincuore e con un po’ di ritardo sia perché speravo nella sua rettifica sia perché, molto più semplicemente ho avuto, ed ho tuttora, cose più importanti a cui dedicarmi. Ma soprattutto intervengo per lo stesso motivo che ha spinto il primo cittadino a farlo: far emergere la verità, in parte già emersa dopo le precisazioni del mio legale. Intervengo anche perché sono obbligato a difendermi dall’infondata accusa di essere debitore nei confronti del mio legale.

Il sindaco della nostra cittadina nel citare le vicende della Qualiano Multiservizi riferisce di un decreto ingiuntivo ottenuto dal mio legale di fiducia, parte politicamente avversa a quella del sindaco, per un pagamento irrisorio e residuale della sua parcella professionale, in relazione all’attività svolta per il recupero del mio credito professionale vantato nei confronti della Multiservizi SPA, peraltro bonariamente e ripetutamente richiesto per circa 3 anni.

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Il sindaco enfatizzava anche le cifre accordate per tale incarico al sottoscritto, senza però menzionare i risultati ottenuti, con una evidente caduta di stile visto che ometteva anche altre circostanze, come di seguito indicate, ma soprattutto affermando in maniera scientemente falsa che la residua cifra per la quale è stato ottenuto dal mio legale il decreto ingiuntivo, sarebbe stata a carico del sottoscritto.

Il sottoscritto non è debitore di nessuno, meno che mai dei professionisti di cui si avvale e, ad onor del vero, al sindaco sfugge che è la società di cui l’ente che rappresenta è socio unico ad essere debitore nei miei confronti.

Esiste infatti un altro decreto ingiuntivo, non solo quello da lui citato, che riguarda un debito ulteriore che la Multiservizi ha nei confronti del sottoscritto il quale ha dovuto anche anticipare spese amministrative che erano ad esclusivo carico della multiservizi. Tale decreto ingiuntivo è anch’esso definitivo, ma stranamente ciò è sfuggito al primo cittadino così come è sfuggita la circostanza che la Multiservizi ad oggi non ha ancora onorato il debito definitivamente accertato.

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Rappresento che tutte le affermazioni riportate in questo comunicato sono documentate, in parte dalle stesse conversazioni avute con il primo cittadino che immagino, per amore della verità, non abbia difficoltà e non si opponga al fatto di volerle eventualmente rendere pubbliche. Stay Tune.

L’accordo cui si riferisce il sindaco era ben diverso e per mera noncuranza di entrambe le parti (ovvero confidando nel fatto che le strette di mano avessero un loro valore) non è mai stato sottoscritto, ciò poiché all’epoca il loro unico interesse era la mia rinuncia alla istanza di fallimento della Multiservizi, ultimo atto di una pietosa vicenda di recupero credito di un lavoro svolto al meglio, visto che per le somme annullate in giudizio di circa 2.2 milioni di euro la Multiservizi aveva già predisposto un piano di rateizzo con l‘allora Equitalia. Tale accordo in ogni caso prevedeva che oltre al pagamento dei compensi professionali, ridotti di circa 50.000 euro dell’onorario giudizialmente accertato come spettante al sottoscritto, la Multiservizi si accollasse anche le spese legali della intera procedura di recupero del credito.

Peraltro, se fossero veritiere le affermazioni del sindaco ove viene paventato che le spese legali erano a carico del sottoscritto, dovrebbe spiegare il motivo per cui sulla parcella del mio legale, la multiservizi ebbe a saldare quasi subito dopo l’accordo, circa il 60% delle sue competenze, circostanza che evidentemente contrasta non poco con i termini dell’accordo transattivo da lui ipotizzati.

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Il sindaco ha dunque evidentemente e pubblicamente rinnegato quell’accordo, manipolandolo per finalità credo esclusivamente politiche ed in risposta ad accuse rivolte alla sua amministrazione. Fatti a cui lo scrivente, ripetesi, è del tutto estraneo.

Per tale motivo valuto la circostanza di tenermi libero da quell’accordo i cui termini sono stati pubblicamente rinnegati, ed in cui letteralmente regalavo 50.000 euro alla sua amministrazione.

Ritengo a questo punto più opportuno recuperarli e regalarli alle famiglie bisognose della nostra cittadina, visto che un pozzo in Burkina Faso intitolato al prof. Pelella già esiste.

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Mi auguro vivamente che tale vicenda si concluda ora, non volendo dedicare ulteriori risorse per far emergere sempre e comunque la verità, ed essendo già infinitamente rammaricato per essere stato costretto a questo intervento.

Il valore di uomo non si trova nella verità che possiede, o che crede di possedere, ma nello sforzo sincero che egli compie per conquistarla (G. E. Lessing)‘”

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