Cronaca
Tentata rapina da 55mila euro a Volla, arrestati
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Tentata rapina a Volla. Gli indagati avrebbero tentato di sottrarre ad una persona il denaro che una ditta avrebbe corrisposto. Tra gli indagati anche un dipendente e il titolare.
Tentata rapina da 55mila euro a Volla. Questa mattina la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ad emettere il provvedimento il Giudice per le indagini preliminari di del Tribunale di Nola, su richiesta della locale Procura. A finire in carcere per effetto della misura cinque indagati: E.G., classe 1959; I.R., classe 1977; S.A, classe 1956; T.W., classe 1960; C.V., classe 1990.
Gli inquirenti ritengono gli indagati i presunti autori di una tentata rapina aggravata, avvenuta nel maggio 2022 a Volla (NA), in concorso tra loro e con G. G. – classe 1998 – in danno di una persona che aveva ricevuto euro 55.000 euro in denaro contante da una ditta con sede a Volla (NA).
Dlle investigazioni svolte dalla Squadra Mobile di Napoli è emerso che gli indagati avrebbero pianificato il delitto con le seguenti modalità. T.W. si sarebbe occupato del reclutamento degli autori materiali della rapina da affiancare all’E.G.. Quest’ultimo – con la propria auto – con C.V. e G.G., con un’altra vettura alla quale avevano apposto targhe rubate, avrebbero dovuto provvedere alla fase realizzatoria della rapina. In pratica avrebbero dovuto rallentare l’auto per poi attaccarla utilizzando una replica beretta priva del tappo rosso.
I.R. e S.A. – rispettivamente dipendente e rappresentante legale della ditta che aveva consegnato il denaro alla persona offesa, avrebbero aiutato i sodali svolgendo il ruolo di “basista” e segnalando gli spostamenti della vittima ad E.G. In cambio la promessa di vedersi corrisposta una parte del bottino.
La rapina non è avvenuta solo per il tempestivo interventi degli agenti della Squadra Mobile di Napoli che hanno arrestato G. G.. L’uomo, giudicato separatamente nell’ambito di un altro procedimento, è tutt’ora detenuto.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari. Contro di essa sono ammessi mezzi di impugnazione. I destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.
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