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Cronaca

Investe la convivente ad Ercolano la notte di Capodanno

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Investe la convivente ad Ercolano la notte di Capodanno

Investe più volte la convivente tentando di ucciderla: Arrestato l’indagato a Casalecchio su Reno (BO)

Investe la convivente ad Ercolano la notte di Capodanno. Questa mattina i Carabinieri di Casalecchio sul Reno (BO) hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Ad emettere il provvedimento cautelare il 30 marzo scorso il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica.

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A finire in manette per effetto della misura Q.V., un 43enne residente a Casoria. L’uomo è ritenuto dagli inquirenti “gravemente indiziato di tentato omicidio, simulazione di reato e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti”.

Le indagini condotte dalla Tenenza Carabinieri di Ercolano, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, hanno consentito di acquisire gravi ed univoci indizi di colpevolezza a carico dell’indagato.

La notte di Capodanno 2023, intorno alle 03:20, in Ercolano, dopo aver avuto una violenta lite con la convivente, si sarebbero trovati fermi in una stradina cieca alle pendici del Vesuvio. Li avrebbe investito volontariamente con l’auto la donna – distesasi in terra per impedirgli di andare via – passandoci sopra per ben due volte.

La donna, estratta da sotto al veicolo dove era rimasta incastrata, trasportata in ospedale in codice rosso, era risultata affetta da gravi traumi.

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L’uomo, falsamente, avrebbe così denunciato un tentativo di rapina, asserendo che di aver involontariamente investito la compagna, scesa dall’auto e nascosta dietro il veicolo, per scappare.

Secondo quanto riporta una comunicazione della Procura, le indagini avrebbero trovato rilevanti difficoltà a causa di muro di omertà esistente sul territorio.

Tutti i presenti, infatti, si sarebbero dileguati all’arrivo dei Carabinieri. Nessuna persona ha fornito contributi utili alle investigazioni.

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Addirittura – secondo quanto riporta la Procura – anche la persona offesa, ascoltata giorni dopo in ospedale, avrebbe fornito la versione inverosimile del convivente. Non avrebbe nemmeno sporto querela nei confronti dell’indagato, difendendolo a spada tratta.

La svolta delle indagini sarebbe scaturita dalle intercettazioni che hanno consentito di ricostruire il delitto poi confermato dalla consulenza tecnica effettuata sulla dinamicha e modalità di investimento.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione. Il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

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