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“Da Cintura bianca a Cintura nera di Buddhismo. Cammino di crescita” di Matteo Ferrarini

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Da cintura bianca a cintura nera di buddhismo

In “Da cintura bianca a cintura nera di Buddhismo”, Matteo Ferrarini introduce un cammino di crescita spirituale

“Da cintura bianca a cintura nera di buddhismo. Cammino di crescita spirituale” di Matteo Ferrarini è un’opera interessante e istruttiva per chi vuole compiere i primi passi nel mondo del buddismo tibetano; l’autore affronta infatti la complessa disciplina buddhista rendendola comprensibile grazie a un linguaggio semplice e diretto e all’utilizzo di esempi riconducibili al nostro immaginario occidentale.

Nel testo sono presenti sia riflessioni personali dell’autore che poesie da lui composte e che richiamano i temi affrontati nei vari capitoli; vi sono poi degli esempi di meditazioni e una parte di approfondimento sui concetti chiave del buddhismo.

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Si parla, per esempio, di “bodhicitta”, ovvero la compassione equanime, che ha il potere di cambiare radicalmente la nostra mente, permettendo a ognuno di percepire in profondità la sofferenza degli altri e di estirpare quindi l’egocentrismo, che è un lato del carattere totalmente rifiutato dal buddhismo.

Tale concetto viene ripreso quando l’autore parla delle illusioni del samsara, cioè del mondo materiale: «Secondo l’insegnamento del Buddha l’idea del sé è una credenza illusoria, priva di una realtà propria. La mente “ordinaria” di ogni essere che sperimenta il samsara, infatti, da un tempo senza inizio ha cristallizzato l’immagine di un Sé separato, finendo per identificarsi con le proprie sensazioni fisiche e mentali, le emozioni e i pensieri, questo perché a causa dell’ignoranza fondamentale non è in grado di comprendere la realtà così com’è, ovvero un sistema interdipendente dove soggetto, oggetto e azione fanno parte di un unico sistema interconnesso».

Per iniziare un processo di disidentificazione con il proprio sé viene in aiuto la meditazione, dove si può osservare la propria mente e acquisire sempre più consapevolezza dei propri processi psichici.

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In tal merito Matteo Ferrarini approfondisce il discorso sulla sofferenza e sulla necessità dell’uomo di vederla come opportunità e non come limite – «È solamente da uno stato di profondo dolore, che possiamo iniziare a prendere coscienza dell’esigenza di un cambiamento interiore. Essa è indubbiamente la chiave che può accompagnarci a spalancare le porte di un cammino spirituale, volto alla ricerca di una felicità permanente».

L’autore ci spiega come iniziare un percorso in cui, grazie soprattutto alla meditazione, possiamo eliminare i nostri inconsci blocchi energetici, chiamati da lui ironicamente X-Files, che ci tengono inesorabilmente in ostaggio, limitandoci nella vita senza che ne siamo minimamente consapevoli – «Per tale motivo, abbiamo il dovere di infiltrarci all’interno della nostra rete mentale come agenti dell’F.B.I. e desegretarli in modo furtivo, aggirando l’ego e smascherando l’identità segreta della loro origine causale».

Casa Editrice: Edizioni Alvorada
Genere: Buddhismo e crescita spirituale
Pagine: 346
Prezzo: 16,00 €

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