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Elezioni regionali Campania 2025: Ecco i numeri di Benevento
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Elezioni Regionali Campania 2025: A Benevento Fico vince, ma il Centrodestra mangia 20 punti in cinque anni
Benevento, terra di sorpassi mancati e di rimonte furibonde.
Il Sannio non è più quella roccaforte blindata del centrosinistra che era nel 2020. Roberto Fico, con la sua coalizione larga e un po’ raffazzonata, porta a casa la circoscrizione di Benevento con il 52,44% dei voti (55.158 preferenze), battendo Edmondo Cirielli che si ferma a un comunque eccellente 44,54% (46.848 voti). Un distacco di quasi 8 punti che sembra ampio, ma che rispetto al passato recente sa di avvertimento serio per chi governa la Campania da quindici anni.
I due seggi in palio finiscono uno a Pellegrino Mastella (centrosinistra) e uno a Fernando Errico (Forza Italia), fotografando perfettamente il nuovo bipolarismo beneventano. Sotto il cappello di Fico la vittoria è stata costruita soprattutto grazie al ritorno in grande stile di Clemente Mastella: la sua lista “Mastella Noi di Centro Noi Sud” è la prima della coalizione con il 17,68% (17.701 voti) e consegna direttamente il seggio figlio Pellegrino.
Subito dietro il Partito Democratico al 13,33% (13.340 voti) e il Movimento 5 Stelle 2050 al 6,86%. Chiudono la fila Roberto Fico Presidente al 5%, A Testa Alta di Mortaruolo al 4,27% e altre liste sotto il 3% che insieme superano appena il 9%. Totale coalizione: 52,46% delle liste.
Il centrodestra di Cirielli risponde con una prestazione di tutto rispetto: PPE-Forza Italia Berlusconi e Fratelli d’Italia si mangiano praticamente alla pari il 16,81% e il 16,78% (16.831 e 16.798 voti), con Fernando Errico che diventa consigliere grazie ai voti azzurri. La Lega si ferma al 5,64%, ma i Moderati e le altre liste tengono comunque il blocco oltre il 44,7% dei consensi. Un risultato che cinque anni fa sarebbe sembrato fantascienza.
Confronto 2020 vs 2025: Il terremoto silenzioso del Sannio
Nel 2020 Vincenzo De Luca nel Sannio era un “caterpillar”: 64,64% (82.800 voti) contro il deludente 24,01% di Stefano Caldoro (30.748 voti).
Tradotto: in cinque anni il centrosinistra perde 12,2 punti percentuali e oltre 27.000 voti, mentre il centrodestra ne guadagna esattamente 20,53 punti e più che aumenta vistosamente i consensi (da 30.748 a 46.848).
Il Movimento 5 Stelle di Valeria Ciarambino, che nel 2020 prendeva da solo il 9,23%, oggi è diluito dentro la coalizione di Fico e non riesce più a fare la differenza. Giuliano Granato resta l’eterno 1,5-1,7%, mentre tutti gli altri (Campanile, Bandecchi, Arnese) non arrivano nemmeno all’1%. L’affluenza crolla da 128.086 voti del 2020 a 105.180 del 2025: quasi 23.000 votanti in meno, e chi resta a casa punisce soprattutto chi era al potere.
I numeri che spiegano tutto
Nel 2020 De Luca aveva un monolite di liste al 63,92%; oggi la coalizione di Fico si ferma al 52,46%. Nel 2020 il centrodestra era frantumato al 24,82%; oggi è compatto al 44,72%. Mastella, che nel 2020 non esisteva praticamente (le sue liste erano sotto l’1%), diventa il primo partito della provincia con quasi il 18%.
Fratelli d’Italia e Forza Italia insieme superano il 33%, mentre nel 2020 FdI era al 9% e Forza Italia al 5,9%.
Analisi per punti: Il Sannio non è più quello di una volta
- Centrosinistra vince ma sanguina: -12,2% in cinque anni, segnale di usura del potere decennale De Luca-style.
- Centrodestra in modalità rimonta: +20,5% e quasi raddoppio dei voti, la provincia una volta “rossa” diventa “rosa” e contendibile.
- Mastella kingmaker assoluto: dal nulla al 17,68%, decide la partita e piazza il seggio di famiglia.
- Meloni e Berlusconi dominano il centrodestra: insieme fanno oltre un terzo dei voti della coalizione, la Lega ridimensionata al 5,6%.
- Affluenza in caduta libera: -18% circa, il vero vincitore si chiama astensione e colpisce soprattutto il vecchio blocco di potere.
- Implicazioni regionali: se anche a Benevento il margine si riduce a 8 punti, altrove il centrodestra può davvero sognare il sorpasso nel 2030.
Benevento non è più l’orto di casa del centrosinistra. È diventata una provincia in bilico, dove Mastella fa il bello e il cattivo tempo e dove il centrodestra è a un passo dal colpaccio. Il 2025 dice che la Campania non è più una regione blindata. E il Sannio lo grida più forte di tutti.
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