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Tasso di disoccupazione a novembre scende al 5,7%, ma la disoccupazione giovanile cresce al 19,2%

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Confindustria

Nonostante il tasso di disoccupazione raggiunga il livello più basso dal 2004, la disoccupazione tra i giovani registra un preoccupante aumento

A novembre 2024, l’Italia segna una nuova importante discesa del tasso di disoccupazione, che si attesta al 5,7%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente. Si tratta del livello più basso mai registrato da quando sono iniziate le rilevazioni, nel 2004.

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Nonostante questo risultato positivo, però, il dato relativo alla disoccupazione giovanile non segue la stessa tendenza: il tasso sale infatti al 19,2%, con un aumento di 1,4 punti percentuali.

Questi dati sono stati diffusi dall’Istat, che ha pubblicato la stima provvisoria sugli occupati e disoccupati per il mese di novembre 2024.

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Il numero degli occupati

Rispetto al mese di ottobre, il numero di occupati segna una lieve flessione, scendendo dello 0,1% pari a circa 13.000 unità, per un totale di 24 milioni 65mila persone occupate. Tuttavia, il confronto con novembre 2023 evidenzia una crescita significativa: il numero di occupati è aumentato dell’1,4% (+328.000 unità), confermando una tendenza positiva a livello annuo.

Nonostante la leggera diminuzione mensile, il tasso di occupazione rimane stabile al 62,4%, segnalando una sostanziale tenuta dell’occupazione complessiva.

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La disoccupazione giovanile

Un aspetto che desta preoccupazione è l’andamento della disoccupazione giovanile. A novembre, il tasso di disoccupazione tra i giovani (15-24 anni) è aumentato significativamente, arrivando al 19,2%, un valore che segna un netto incremento di 1,4 punti percentuali rispetto al mese precedente. Questo dato conferma una persistente difficoltà per i giovani italiani ad entrare nel mercato del lavoro, nonostante gli sforzi per favorire l’inserimento occupazionale.

Prospettive e analisi

Il lieve calo dell’occupazione rispetto a ottobre potrebbe essere indicativo di un rallentamento economico in atto, ma il saldo positivo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente suggerisce una continuità nella crescita occupazionale. Gli analisti, tuttavia, sottolineano che il dato sulla disoccupazione giovanile evidenzia una sfida ancora aperta, che richiede interventi mirati per incentivare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, non solo attraverso politiche di incentivo alla creazione di posti di lavoro, ma anche con un miglioramento della formazione professionale e l’orientamento scolastico.

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In sintesi, sebbene il dato complessivo sulla disoccupazione sia positivo, con il tasso più basso mai registrato, la situazione occupazionale per i giovani resta problematica e continua a richiedere attenzione e interventi specifici.

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