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Mercati asiatici in calo dopo l’apertura di Powell sui tassi: Tokyo sotto pressione

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Tokyo: Yen forte, Nikkei in calo dello 0,9%, Seul e Shanghai, Indici in leggera flessione, entrambi a -0,1%

Le borse asiatiche hanno chiuso in ordine sparso nella giornata odierna, con Tokyo che ha registrato un netto calo dello 0,9%, influenzata dalla forza dello yen nei confronti del dollaro. La valuta giapponese ha guadagnato terreno in seguito alle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha lasciato intendere una possibile stagione di tagli dei tassi d’interesse negli Stati Uniti. Questo cambiamento di prospettiva nella politica monetaria americana ha avuto un impatto significativo sui mercati globali.

I mercati in dettaglio

Tokyo: Il Nikkei ha ceduto lo 0,9%, risentendo dell’apprezzamento dello yen che ha messo sotto pressione i titoli delle esportazioni, fondamentali per l’economia giapponese. Il rafforzamento della valuta nipponica ha reso meno competitive le aziende esportatrici sul mercato globale, alimentando i timori degli investitori.

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Seul e Shanghai: Anche altre piazze asiatiche hanno mostrato segnali di debolezza, con l’indice KOSPI di Seul che ha perso lo 0,1% e lo Shanghai Composite che ha chiuso con un calo dello 0,1%. L’indice di Shenzhen è rimasto sostanzialmente invariato, in un contesto di cautela generale da parte degli investitori

Sydney e Hong Kong: In controtendenza rispetto alla maggior parte delle borse asiatiche, Sydney ha guadagnato lo 0,8%, sostenuta dai buoni risultati dei settori minerario ed energetico. Anche Hong Kong ha chiuso in territorio positivo, con un rialzo dello 0,9%, grazie alla ripresa del settore tecnologico e immobiliare.

Attese per le prossime mosse della fed e i risultati di Nvidia

Gli investitori rimangono concentrati sulle possibili mosse della Federal Reserve nel mese di settembre, con il mercato che prevede ancora come maggiormente probabile un taglio dei tassi di 25 punti base. Questo scenario sta alimentando un clima di incertezza, con gli operatori che monitorano attentamente ogni dichiarazione dei vertici della Fed.

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L’attenzione è inoltre rivolta ai risultati trimestrali di Nvidia, attesi per mercoledì. Le performance del colosso tecnologico potrebbero fornire indicazioni cruciali sulla sostenibilità del rally dei titoli legati all’intelligenza artificiale, un settore che ha attirato enormi flussi di capitale negli ultimi mesi.

Materie Prime in movimento

Sul fronte delle materie prime, l’oro continua a mantenersi sui massimi storici, con un prezzo di 2.513 dollari l’oncia. La domanda per il metallo prezioso è sostenuta dalle incertezze economiche e dalle aspettative di un allentamento delle politiche monetarie globali.

Il petrolio ha registrato un rialzo, con il Brent in aumento dello 0,7% a 79,64 dollari al barile e il WTI in crescita dello 0,8% a 75,43 dollari al barile. I prezzi sono stati sostenuti dalle rinnovate tensioni in Medio Oriente, che hanno alimentato i timori di possibili interruzioni nell’offerta globale.

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In questo contesto, i mercati asiatici si preparano a una settimana cruciale, con gli investitori che cercheranno segnali più chiari sulle prospettive economiche globali e sulle future mosse delle principali banche centrali.




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