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Politica

Lelio Mancino (M5S): Il mio impegno per il Sud, usando parole guerriere

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lelio mancino - m5s

L’avvocato Lelio Mancino, Candidato per il Movimento 5 Stelle al Parlamento Europeo per la Circoscrizione Sud, racconta la sua esperienza di attivismo dal basso

Avvocato Mancino perché e quando è nata la sua decisione di candidarsi?

“Sono un avvocato e sono sempre accanto alle persone, non sono un Politico e mai lo avrei pensato. Quando il Governo ha ridotto il reddito di cittadinanza da dodici a sette mesi ha creato nuovi ‘occupabili’. In quei frangenti mi ha avvicinato una persona che conoscevo nell’ambito del Movimento 5 Stelle, un attivista di Marano di Napoli, spiegandomi di essersi recato presso i servizi sociali, ma non era iscritto alla piattaforma GEPI. Mi ha raccontato di non poter accedere ai restanti cinque mesi di reddito di cittadinanza, di trovarsi nella posizione di non riuscire a pagare il fitto e di non riuscire a fare la spesa”.

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E lei cosa ha fatto?

“Innanzitutto l’ho rassicurato e gli ho spiegato di trovarci davanti ad una materia nuova e che avrei proceduto con una diffida nei confronti del Comune. L’Ente ci ha risposto che non si trattava di una sua competenza ma dell’INPS. Nei confronti di quest’Istituto ho proceduto nello stesso modo ottenendo una risposta dal sapore dello scarica barile: non è competenza nostra, ma del Ministero del Lavoro”.

Come è andata a finire?

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“Siamo arrivati a luglio ed è con esso è arrivato anche il famoso SMS dell’INPS, inviato a circa 170mila persone, che in sostanza diceva: ‘mi dispiace ai perso il Reddito vai ai servizi sociali’. La cosa bella è che queste persone sono andate ai servizi sociali e si sono sentiti rispondere: ‘ci dispiace lei non è iscritto, non può prendere il beneficio’. Allora ho deciso di rivolgermi al Giudice del Lavoro, citando il Ministero e l’INPS”.

Cosa è accaduto?

“Beh, è accaduto che il Ministero si è costituito, dicendo che la competenza non fosse sua, ma dell’INPS. Arriva la prima ordinanza cautelare a gennaio che ha riconosciuto il diritto ad avere il beneficio del reddito di cittadinanza al cittadino di Marano di Napoli. Nei giorni successivi il caso ha fatto scalpore e ci siamo ritrovati sul ‘Fatto Quotidiano’ con un articolo nella sezione economia. Grazie a questa azione 170mila persone hanno diritto al reddito di cittadinanza. Rispondendo alla prima domanda, questa è la motivazione che mi ha spinto a partecipare alla parlamentarie per le elezioni europee e le ho vinte perché rappresento un popolo che pretende che i diritti siano rispettati”.

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Da quello che ha raccontato lei è molto vicino ai territori, quali sono i temi che affronterebbe all’Europarlamento qualora fosse eletto?

“Purtroppo al Sud viviamo un’enorme discriminazione territoriale. Lo stato sociale è diventato qualcosa che anziché sollevarci dai problemi li rende ancora più pesanti. Basti pensare alle lotte legali per far riconoscere le ore di sostegno nelle scuole ai disabili oppure alle liste di attesa per le visite specialistiche. Certo sono temi di competenza statale e regionale, ma tutti si riempiono la bocca con la parola ‘Europa’ senza sapere bene cosa significhi, per me è l’Istituzione Europa, un luogo dove si possono fare leggi veramente uguali per tutti e renderci veramente tutti uniti, non a chiacchiere”.

Si spieghi meglio.

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“Le sembra normale che ci siano 27 normative per le RC Auto che gestiscono le tariffe assicurative: una per ogni Stato membro. In Italia poi non ne parliamo nemmeno: è un ‘jungla’ dove in alcune zone a momenti una polizza costa più di un veicolo usato che si vuole assicurare. Anche questo frena l’economia, spinge a non assicurare i veicoli o alla proliferazione delle targhe polacche con relative polizze che non sappiamo se pagheranno in caso di sinistro. Basterebbe una legge europea o un regolamento che unifichi tutte le tariffe per classe senza discriminazione. Allo stesso modo l’IVA, ogni stato la impone a modo suo. Non potrebbe essere un’aliquota uguale per tutti gli Stati membri? Ricordo che alcuni stati sono quasi assimilabili a paradisi fiscali. Questi sono i temi su cui mi impegnerò. Sono tutti temi che porteranno benefici all’Italia, al Sud e porteranno ad un’Europa veramente unita, facendo cessare la concorrenza tra gli Stati e permettere di marciare tutti nella stessa direzione”.

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