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Meta: segnalazione ai contenuti generati da Al

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foto da redazione

Meta: segnalazione ai contenuti generati da Al, novità da maggio. Saranno menzionati come “Made With Al”

La tecnologia ha raggiunto un punto di svolta significativo con l’avvento dell’intelligenza artificiale generativa. Tuttavia, insieme alle sue promesse di innovazione e creatività, si sono presentati anche rischi e dilemmi etici che hanno spinto le principali società tecnologiche a riconsiderare le proprie politiche sulla gestione dei contenuti generati dall’IA.

Recentemente, la piattaforma di social media ETA ha annunciato una nuova politica riguardante i contenuti generati dall’intelligenza artificiale, segnando un cambio di rotta significativo nel modo in cui vengono trattati questi materiali sulle piattaforme digitali. A partire da maggio 2024, ETA inizierà ad etichettare, anziché rimuovere, i contenuti generati dall’IA, che includono foto, audio e video.

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Secondo Monika Bickert, vicepresidente responsabile delle politiche sui contenuti presso la società madre di Facebook, Instagram e Threads, l’etichetta ‘Made with AI‘ verrà applicata a un numero maggiore di contenuti rispetto al passato. Questa mossa è stata motivata dal desiderio di fornire maggiore trasparenza agli utenti riguardo all’origine dei contenuti che visualizzano online.

L’annuncio di ETA si inserisce in un contesto più ampio di impegno da parte delle principali aziende tecnologiche, tra cui Microsoft, Google e OpenAI, nel regolamentare e gestire i contenuti generati dall’IA. Questi sforzi riflettono la crescente preoccupazione riguardante l’uso improprio di strumenti di intelligenza artificiale, in particolare con riferimento ai deepfake, che potrebbero essere utilizzati per diffondere disinformazione e manipolazione nelle elezioni politiche imminenti nel 2024 in diversi paesi del mondo.

La decisione di ETA di etichettare i contenuti generati dall’IA anziché rimuoverli solleva una serie di interrogativi riguardo alla responsabilità delle piattaforme digitali nella gestione della disinformazione e della manipolazione online. Se da un lato l’etichettatura potrebbe aumentare la consapevolezza degli utenti riguardo alla manipolazione digitale, dall’altro potrebbe anche sollevare preoccupazioni riguardo alla diffusione incontrollata di contenuti fuorvianti.

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In definitiva, il passaggio di ETA verso una maggiore trasparenza nella gestione dei contenuti generati dall’IA segna un punto di svolta importante nel dibattito sulla regolamentazione delle tecnologie emergenti. Tuttavia, resta ancora molto da fare per affrontare le sfide sempre più complesse della disinformazione e della manipolazione online, specialmente in vista delle elezioni politiche imminenti.

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