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“Botteghe artigiane” a Caserta: tutto il fascino della tradizione natalizia

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Botteghe artigiane

Botteghe artigiane a Caserta: Tra tradizione, eccellenza artigiana e atmosfera natalizia in una dimora storica del ‘700

È ufficialmente iniziato il periodo dell’Avvento, anche se la comparsa anomala di luci e decorazioni natalizie troppo in anticipo rispetto al calendario, confonde molto e vanifica il fascino dell’attesa della festività.

A ricordarci l’approssimarsi del Natale sono gli appuntamenti imperdibili con gli eventi che ci accompagnano verso il 25 dicembre. I tradizionali Mercatini natalizi che, originariamente, dall’Austria, Germania e Francia, sono arrivati prima nel Nord Italia, si sono, nel corso degli anni, estesi a tutta la penisola, attingendo anche alle usanze regionali.

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In Campania, è consuetudine (mai scontata) una visita quasi “devozionale” a S. Gregorio Armeno, a Napoli, per ammirare la meravigliosa arte presepiale o un giro a Salerno per la nuova edizione delle “Luci d’Artista”, anche se ormai sono davvero tantissimi gli eventi dedicati al periodo festivo più lungo dell’anno, che davvero richiamano folle da tutta la regione e oltre.

Una proposta alternativa molto interessante è la rassegna “Botteghe Artigiane” che si tiene a Caserta, al Borgo Pozzovetere, nella cornice originale della “Antica Dimora di S. Maria del Pozzo”, una bellissima tenuta rurale del ‘700. Varcata la soglia, protagonista assoluta è la rappresentazione della Natività dell’eclettica artista Ursula Pannwitz, che dalla Germania ha scelto la provincia casertana come luogo di vita.

Sulla corte con giardino elegantemente illuminato a festa, si aprono su due piani, una serie di stanze, che con la classica struttura rurale a sequenza, ospitano una rappresentanza della fattiva realtà artigiana della città e della provincia.

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La visita di presenta come una sorta di percorso presepiale: ogni stanza, con arredi originali, collezionati o riportati a nuova vita dall’elegante e ospitale padrona di casa, l’architetto Elvira Di Carlo, diventano la scenografia perfetta per l’esposizione dell’artigianato e di articoli di eccellenza.

Si va dall’abbigliamento vintage ai monili di pregio, alle borse e accessori, elegantemente proposti in boudoir con specchi dorati e armadi antichi; dalle stampe agli acquerelli esposti nel foyer, dalle lavorazioni in ceramica, in tessuto, in stoffa tutto rigorosamente fatto a mano, e ovviamente alla produzione di leccornie dolci e salate home made, inclusi biscotti e liquori, sapientemente posizionati su vassoi e tavolini del salotto “buono” della dimora.

Tra gli ambienti interni, si passa anche dalla cucina dove, oltre a tanti assaggi, si ha la possibilità di vedere all’opera un giovane chef casertano dalla promettente carriera internazionale, che prepara dal vivo piatti della cucina italiana, tradizionali e rivisitati, sempre diversi a seconda degli appuntamenti in calendario; così come differenti saranno gli interventi di intrattenimento, anche musicale, che allieteranno gli ospiti, nell’accogliente corte, riscaldata dalle stufe e da un’atmosfera natalizia sobria e per niente affollata.

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Questa iniziativa, piccola, ma curatissima, si differenzia dalle altre per l’opportunità che offre di riappropriarsi di una dimensione più autentica di vita, non solo legata al Natale, in cui si ritorna ad apprezzare l’artigianato, per la sua qualità e per le storie che ogni oggetto reca con sé. Tornare ad avere la possibilità di parlare con le persone che realizzano i manufatti, sentir raccontare le storie di tradizione e inventiva, che si celano dietro il loro lavoro, frutto di impegno professionale, grande dedizione e in ogni caso, forte passione, resta un privilegio innegabile.

Il contatto umano (praticamente impossibile negli eventi di massa) è un pregio che, pandemia e non solo, si deve tornare a valorizzare e che rende questa rassegna, una proposta imperdibile per chi vuole scoprire una nuova suggestione natalizia, abbinando una visita ad una dimora storica rurale dall’intatta atmosfera, per acquistare regali unici, (più importanti o anche più semplici) e per assaporare il fascino di ispirazione francese (molto raro nelle nostre città) di un mercatino brocante, senza necessariamente andare lontano.    

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