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Pastorale Digitale 3.0: Petricca presenta la sua opera
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2 anni fail
Riccardo Petricca presenta “Pastorale Digitale 3.0” un’opera autobiografica e una riflessione sulle tecnologie applicate all’educazione religiosa
“Pastorale Digitale 3.0” di Riccardo Petricca è un’emozionante opera autobiografica e anche una riflessione interessante sulle nuove tecnologie digitali applicate all’educazione religiosa.
Dalla prefazione al testo di Adriana Letta: «Questo libro, Pastorale Digitale 3.0, tratta dell’utilizzo a fini pastorali dei media più avanzati, ma non è un saggio di sociologia, né un manuale tecnico e neppure un sussidio pastorale. È un racconto, in cui un protagonista parla di sé, del suo personale viaggio alla riscoperta della fede e pare che si avvicini al genere autobiografico con le tinte avvincenti del romanzo, ma presto la sua storia si intesse con quella di altri e la sua voce di narratore si intreccia con altre voci che testimoniano una storia comune, una storia di comunione».
La parola chiave è proprio “comunione”: l’autore, con la Pastorale Digitale, vuole comunicare il bello della fede a più persone possibili, e soprattutto ai nativi digitali, e vuole rendere partecipi tutti dei messaggi di Dio attraverso i nuovi media.
Una Pastorale 3.0, quindi, in cui la Chiesa comunica il suo vissuto, e in cui unisce le persone; Riccardo Petricca è stato uno dei promotori della Pastorale Digitale, convinto che si debbano sfruttare i nuovi mezzi di comunicazione per rendere la parola di Dio la parola di tutti.
«Non bisogna solo mettere “in rete” ma bisogna mettere “in comunione”. Il compito di tutti i membri della Pastorale Digitale non era quello di “aggregare” ma di “integrare” e soprattutto non doveva limitarsi ad un semplice mettere “in rete” informazioni, ma doveva essere quello di mettere “in comunione” un vissuto. Il nostro compito doveva essere quello di rivelare l’amore di Dio celato dietro i pixel ed i byte, la nostra era una Missione ed un Servizio, il nuovo Servizio Diocesano di Pastorale Digitale».
Nell’opera non si parla solo di questo ambizioso progetto ma vi sono anche dei racconti della vita dell’autore, in cui rievoca i momenti di fede e anche quelli in cui l’aveva persa, della sua esperienza con l’Azione Cattolica e la Pastorale Giovanile, e dei suoi viaggi – come quello, ricordato con commozione, a Rio de Janeiro, in occasione della XVIII Giornata Mondiale della Gioventù, dove ha assistito alla Veglia e alla Messa di Papa Francesco.
Di fondamentale importanza è il racconto dell’incontro “Internet è un dono di Dio”, organizzato il 9 marzo 2014, in cui ci si è resi conto che i tempi fossero maturi per utilizzare le nuove tecnologie informatiche al servizio dell’evangelizzazione.
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