Cronaca
Corruzione e ricettazione nel carcere Santa Maria Capua Vetere
Pubblicato
10 mesi fail

Corruzione di incaricato di pubblico servizio, ricettazione ed accesso indebito a dispositivi di comunicazione nel carcere di Santa Maria Capua Vetere
Corruzione e ricettazione. Il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria ha eseguto un’ordinanza cautelare applicativa di misure cautelari personali, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in Provincia di Caserta, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Destinatari dei provvedimenti cautelari due persone. A diffondere la notizia una comunicazione della Procura di Santa Maria Capua Vetere.
Gli indagati sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di corruzione d’incaricato di pubblico servizio per atti contrari ai doveri d’ufficio, ricettazione ed accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti
Il provvedimento cautelare costituisce l’esito di un’articolata attività investigativa, svolta anche attraverso attività tecniche, diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e condotta dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e dalla Polizia Penitenziaria di Santa Maria Capua Vetere.
Sebbene nella fase delle indagini preliminari, l’attività investigativa ha consentito di accertare che gli indagati, fratello e sorella, tra il 2022 e il 2023 hanno corrisposto ad incaricato di pubblico servizio denaro e altre utilità affinché compisse in favore del primo atti contrari ai propri doveri di servizio di cui il primo è detenuto per omicidio presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Dei due indagati il primo è già detenuto per omicidio.
In particolare, l’incaricato di pubblico servizio si prestava ad intercedere presso vari funzionari della Casa Circondariale, inducendoli talvolta in errore, per favorire un percorso inframurario di favore all’indagato, ricevendo come corrispettivo denaro ed utilità corrisposte direttamente dalla sorella del detenuto su incarico di quest’ultimo.
Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e gli odierni indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva. Si precisa inoltre che le misure cautelari sono state adottate senza il contradittorio che avverrà innanzi al Giudice che potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità.
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