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Scuola, Anief: servono più risorse ai territori a rischio, forte abbandono dei banchi

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foto da redazione

Scuola: Al Sud rimane al 18% la percentuale di abbandono dei banchi, Anief: più risorse ai territori a rischio

I benefici dei fondi spesi per il Pnrr per combattere la dispersione scolastica ancora non sono tangibili. Dagli ultimi studi sulle percentuali di abbandono precoce dei banchi risulterebbe, in alcuni frangenti territoriali, addirittura in aumento i giovani che non arrivano al diploma di maturità: secondo l’ultimo Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile, ripreso dalla stampa specializzata, “preoccupa il persistente gap di genere a svantaggio dei ragazzi, con un tasso di abbandono scolastico del 13,1% contro il 7,6% delle ragazze. Particolarmente allarmanti le percentuali in Sardegna, Campania e Sicilia, dove oltre il 18% dei ragazzi lascia la scuola”.

Questi dati – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – dimostrano quello che sosteniamo da anni: è giunta l’ora di adeguare gli organici del personale e potenziare quelli delle aree a rischio. Inoltre, dal Pnrr servono più risorse per scuole ad alto rischio dispersione. Senza questi accorgimenti, sarà quasi impossibile ridurre il gap rispetto all’Europa e tra le diverse realtà regionali italiane”.

GLI ALTRI DATI DEL RAPPORTO BENESSERE EQUO E SOSTENIBILE 2024:

Carenze nelle competenze di base

Un altro dato allarmante riguarda le competenze in italiano e matematica degli studenti delle scuole secondarie di primo grado. Quasi il 40% non raggiunge la sufficienza in italiano e oltre il 44% in matematica, con punte preoccupanti nel Mezzogiorno, in particolare in Sicilia, Calabria e Campania.

Segnali positivi

Non mancano, tuttavia, segnali positivi. Diminuisce il numero di giovani che abbandonano gli studi dopo la scuola media, avvicinandosi all’obiettivo europeo del 9% entro il 2030. In calo anche la percentuale di Neet (giovani che non studiano e non lavorano), attestandosi al 16,1% nel 2023.

Aumento dei laureati e competenze digitali

Un altro dato incoraggiante riguarda l’aumento dei laureati tra i 25-64enni, che raggiungono il 65,5%. Tuttavia, persistono divari regionali, con Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia ancora sotto il 60%. In tema di competenze digitali, il 45,9% degli italiani possiede competenze di base nell’uso di internet, un dato stabile rispetto al 2021 ma ancora inferiore alla media europea.

Lettura e biblioteche anche a Scuola

Il Rapporto BES evidenzia una diminuzione nella lettura di quotidiani, mentre la lettura di libri rimane stabile. Incoraggiante, invece, la crescita dell’abitudine di frequentare le biblioteche, con un aumento del 12,4% rispetto al 2022.

Sfide e prospettive

Il Rapporto BES 2023 offre spunti di riflessione importanti per il futuro dell’istruzione e della cultura in Italia. È necessario intervenire per ridurre il gap di genere e l’abbandono scolastico, migliorare le competenze di base degli studenti e colmare i divari territoriali, investendo nel Mezzogiorno. Promuovere la lettura e la cultura digitale, incentivando l’uso delle biblioteche, rappresenta un’altra sfida fondamentale per costruire una società più equa e sostenibile.

NOTA STAMPA ANIEF

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