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Cronaca

Terrorismo. “Ordine di Hagal”: misure di prevenzione per 5 persone

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ordine di hagal

Irrogazione provvedimenti di sorveglianza speciale per i membri dell’organizzazione criminale terroristico-eversiva denominata “Ordine di Hagal”.

Associazione terrorista eversiva. Su proposta del Questore di Napoli, il Tribunale di Napoli – Sezione per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione ha emesso nei confronti di cinque persone appartenenti ad un’associazione terrorista eversiva di estrema destra, denominata “Ordine di Hagal”, la misura di prevenzione personale della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nei comuni di residenza. La misura ai sensi dell’art. 4 comma 1 lett. d) del D.Lgs n.159/2011. A darne notizia una comunicazione della Questura di Napoli.

Le misure irrogate variano da 3 anni, in un caso, a 3 anni e sei mesi negli altri quattro.

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Il gruppo criminale aveva la propria base operativa nel comune di San Nicola la Strada in Provincia di Caserta, ma operavano nell’ambito della provincia di Napoli. L’esistenza e le finalità eversive accertate nell’ambito delle indagini della Procura di Napoli a partire dal 2019. Ad esse ha fatto seguito un ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice del Tribunale di Napoli eseguita nel 2022 nei confronti degli appartenenti all’Ordine di Hagal.

La proposta della Questura di Napoli, avallata dai Giudici della prevenzione, ha argomentato la concreta pericolosità dell’associazione terroristica, costituita dai cinque.

Ha messo in risalto come sussistesse una struttura associativa forte e stabile e, di conseguenza, un apparato organizzativo tutt’altro che rudimentale,condizione minima richiesta ai fini dell’incriminazione penale ai sensi dell’art 270 bis del codice penale.

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Accanto a ciò vi era un serio programma criminoso volto alla realizzazione di azioni violente ed eclatanti a scopo terroristico ed eversivo.

Gli appartenenti all’Ordine di Hagal si legge, infatti, nella comunicazione della Questura di Napoli “avevano dotato l’associazione di una organizzazione gerarchico-piramidale, ben definendo tra loro compiti e ruoli: dallo svolgimento dell’attività di propaganda, proselitismo, indottrinamento e reclutamento, svolta anche attraverso canali social, a quella dell’addestramento operativo”

Il Tribunale ha pertanto accolto le proposte avanzate dal Questore di Napoli, condividendo la prognosi di pericolosità personale degli associati, poi colpiti dalla misura di prevenzione. Per per ciascuno dei loro evidenziata la ricorrenza di solidi elementi probatori, in sede cautelare, circa l’intenzione di passare all’azione tramite atti di tipo terroristico.

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Le proposte di applicazione della misura di prevenzione personale sono state redatte ed istruite dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Napoli. 

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