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“Jäck atto III: La Stirpe Antica” di Simon Schiele
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7 mesi fail
“Jäck atto III: La Stirpe Antica” è il terzo capitolo della trilogia fantasy di Simon Schiele, con le illustrazione di Alessandro Pietramolla
Genere: Fantasy/Young adult
Pagine: 539
Prezzo: 19,90 €
Codice ISBN: 979-8867919757
“Jäck atto III: La Stirpe Antica” di Simon Schiele è il terzo e ultimo volume della sua trilogia fantasy, accompagnato dalle illustrazioni in bianco e nero di Alessandro Pietramolla. Il volume comprende anche una raccolta di bozzetti.
Ci troviamo nell’immaginaria isola di Faharen: nei precedenti romanzi abbiamo conosciuto il protagonista Jack Lightning, un orfano di quindici anni in cerca della sua strada, e Night Weid, un arciere e cacciatore di pochi anni più grande, che diviene un suo amico fraterno.
Jack è un abile guerriero ma è anche molto impulsivo e arrogante; inoltre, lo alimenta una sanguinaria sete di vendetta contro colui che ha ucciso sua madre, che solo Night riesce a placare.
Jack ha una spada magica, chiamata Whitemirror: quando la brandisce, subisce una sorta di mutazione che lo conduce a manifestare una furia cieca e distruttiva, la cui origine è incomprensibile anche a lui stesso.
Dopo aver accompagnato Jack e Night in pericolose avventure, e dopo aver conosciuto i loro nemici giurati – Artak Diarvild e lo stregone Cortey Van Dersen – ci troviamo a scoprire le conseguenze di ciò che è accaduto nell’epilogo dell’opera precedente: Jack, insieme al suo amico Night, viene arrestato dagli uomini al servizio del regno dei Monti Oris ed è accusato di essere il responsabile della morte del capitano Rupert Grivendor, di resistenza all’arresto e di essere una spia per conto dell’Alleanza del Nord.
Condotto nel castello di Lithius-Ra, viene sottoposto a un processo presieduto dalla regina Glerian e dagli Astri della Guerra – i sette generali dell’esercito di Lithius-Ra, nonché i guerrieri più famosi dell’intera isola di Faharen, tra i quali Freston il Grande, un eroe leggendario, e Garbo, lo stratega e consigliere della regina. Una volta riconosciuto colpevole, Jack non viene però condotto in prigione.
È Freston a spiegarne il motivo: «Penso che il ragazzo possa tornarci più utile qui che nella prigione di Sacrofos. Ha dimostrato grandi capacità con la spada sconfiggendo a duello Grivendor. Penso che dovremo arruolarlo nella mia accademia. Un giorno, quando avrà scontato il suo debito, potrebbe anche rivelarsi un degno membro del nostro esercito».
Ed è così che Jack e Night vengono condotti presso l’Accademia della Guerra, dove riceveranno un duro addestramento; non lo finiranno mai, però, perché una grave calamità esigerà la loro presenza in campo: un conflitto contro un esercito demoniaco, disputato anche in aria, mediante degli enormi draghi.
Jack e Night dovranno però combattere anche un’altra dura battaglia, forse ancora più feroce: quella con i loro demoni interiori.
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