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Minaccia la ex moglie: scatta allontanamento dalla casa familiare
Pubblicato
9 mesi fail
Minaccia la ex moglie ancora convivente: per l’indagato anche il divieto di dimora nel Comune di Guardia Sanframondi e braccialetto elettronico
Minaccia la ex moglie. Il tre gennaio scorso, dopo una mirata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, i militari della Compagnia Carabinieri di Cerreto Sannita (BN) hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con prescrizione di mantenere una distanza di almeno 500 metri dalla casa familiare e dalla casa dei genitori della persona offesa e del divieto di dimora nel Comune di Guardia Sanframondi.
Ad emettere il provvedimento cautelare il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura della Repubblica, Destinatario un cinquantunenne del posto gravemente indiziato del reato di minacce gravi reiterate nei confronti della ex moglie, ancora convivente. A darne notizia una comunicazione della Procura della Repubblica di Benevento
Le indagini sono partite in seguito alla querela sporta dalla donna che riferiva le condotte subite dall’indagato, le quali venivano riscontrate mediante l’assunzione di informazioni da parte del figlio della coppia nonché mediante l’acquisizione dell’annotazione di servizio della polizia giudiziaria, intervenuta in occasione di una delle minacce patite.
L’indagato, peraltro, risultava già destinatario dell’ammonimento questorile ex art. 3 D.L.38/2013.
In sede di esecuzione della misura dell’allontanamento dalla casa familiare con prescrizione di mantenere una distanza di almeno 500 metri dalla casa familiare e dalla casa dei genitori della persona offesa con applicazione di braccialetto elettronico, l’indagato non dava il consenso all’installazione del dispositivo. Per tale motivo applicata all’uomo la più grave misura del divieto di dimora in Guardia Sanframondi.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari. Contro di essa sono ammessi mezzi di impugnazione. Il destinatario è una persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocenti fino a sentenza definitiva.
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