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Cronaca

Stalking e lesioni all’ex fidanzata minorenne

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Stalking e lesioni all'ex fidanzata

Stalking e lesioni nei confronti della ex fidanzata minore di diciotto anni. L’indagato avrebbe inondato la ex di messaggi intimidatori

Stalking e lesioni. Nel pomeriggio di ieri, all’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, Ufficiali e Agenti del Commissariato di Ariano Irpino hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con prescrizione di non comunicare con la stessa.

Ad emettere il provvedimento il Giudice per le Indagini Preliminari. Destinatario del provvedimento un 24enne abitante in Montecalvo Irpino.

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L’indagato è gravemente indiziato dei reati di atti persecutori e lesioni aggravate nei confronti della ex fidanzata minore di anni diciotto.

Le indagini sono partite in seguito dell’intervento delle Forze dell’Ordine presso un esercizio commerciale ritrovo dei ragazzi del luogo. A chiedere l’intervento alcune amiche della minore, aggredita poco prima dal suo ex fidanzato.

La vittima, nelle ore successive, ha presentato querela e ha raccontato il sistema di condotte morbose e intimidatorie cui veniva sottoposta da tempo da parte dell’indagato.

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L’uomo, come spesso accade, non si era rassegnato al termine della relazione ed avrebbe iniziato, a tempestare la donna di messaggi intimidatori e molesti, arrivando in due occasioni ad aggredirla fisicamente.

L’attività di indagine ha consentito consentiva così di raccogliere celermente gravi indizi di reato a carico del 24enne, e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, ha emesso provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e divieto di comunicare con la stessa.

Tale misura è ritenuta proporzionata alla gravità della condotta nonché idonea a prevenire il rischio di reiterazione della stessa a carico dell’indagato che ha tenuto nel corso della relazione e al termine della stessa comportamenti sistematicamente volti ad assediare la persona offesa, intimidendola e generando nella stessa sensi di colpa per impedirle di cessare la loro relazione.

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Fondamentale per le indagini l’acquisizione delle dichiarazioni della persona offesa, l’escussione delle persone informate dei fatti.

Importantissime inoltre l’acquisizione di files immagine e “screenshot” relativi alle conversazioni tra l’indagato e la minore nell’acquisizione dei referti ospedalieri relativi alle lesioni patite dalla giovane.

 La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari. Contro di essa avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione. Il destinatario della stessa è una persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

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