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Oncologo non emette ricetta: lite tra medico di famiglia e CUP

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oncologo non emette ricetta

Oncologo non emette la ricetta per una visita senologica: il Dottor Verde litiga con il CUP dell’Ospedale di Frattamaggiore e scrive al DG ASL Napoli 2 Nord. 

Ci risiamo sempre la stessa storia, oncologo non emette la ricetta e la paziente si rivolge al suo medico di famiglia per ottenerla, mdi certo nessuno si aspettava ciò che poi e successo.

Il medico di famiglia della signora è il dottor Verde, Consigliere FIMMG ASL Napoli 2 Nord, spesso presente su questo giornale per le sue denunce. 

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Il fatto

Oggi riceve una telefonata dal Cup di Frattamaggiore con la richiesta di una ricetta programmabile che recava una visita di controllo di una ricetta programmabile di una visita senologica. 

Per dovere di cronaca una ricetta programmabile è a 180 giorni per una visita di controllo. Verde spiega che la signora ha da poco ricevuto una diagnosi di carcinoma mammario ed è in fase di stadiazione. La conversazione si fa accesa. L’operatore del CUP avrebbe lasciato intendere al medico che se non avesse provveduto la signora avrebbe fatto la visita altrove. Avrebbe inoltre detto a Verde di non insegnargli a fare il suo lavoro. 

Il medico di medicina generale, ancora abbastanza agitato per quanto accaduto, ci ha spiegato che solo per dovere deontologico e per non recare nocumento alla sua paziente, già spaventata per la diagnosi da poco ricevuta, ha provveduto ad emettere una ricetta da remoto.  

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C’è da rimanere basiti davanti a tale comportamento che a noi sembrerebbe una sorta di coercizione nei confronti del medico. Ci auguriamo che non sia così.

Appare inoltre chiaro che, dinnanzi alla burocrazia, ancora l’ammalato passa in secondo piano. Ad onore della verità, inoltre, la ricetta avrebbe dovuta farla l’oncologo che ha preso in cura la signora. Lo prescrive, infatti, il Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa 2019-2021. Non è chiaro quindi in base a quale prerogativa l’oncologo non emette la ricetta.

oncologo non emette ricetta

Davanti a tale comportamento le domande sono molteplici. Tra le tante due: cosa sarebbe accaduto se il medico fosse stato irreperibile? La signora sul serio non avrebbe fatto la visita? A questo punto sono necessarie direttive chiare da parte della Regione Campania altrimenti non se ne viene fuori.  

Per quanto accaduto il dottor Verde ha scritto al Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord, di seguito il testo.

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La lettera del dottor Gianni Verde

Direttore, 

con sommo rammarico ed ancora pieno di adrenalina mi rivolgo a Lei affinché faccia chiarezza sulla giusta interpretazione delle classi di Priorità delle ricette del SSN.  

Da poco ho discusso con il Cup dell’Ospedale di Frattamaggiore che ha preteso che cambiassi una ricetta di visita Oncologica di controllo da classe priorità Breve (già emessa) in Priorità Programmabile (a 180 giorni) altrimenti non avrebbero prenotato la visita. Mi perdoni non capisco! 

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Aggiungo che il Signore del Cup (non ha voluto darmi il nome), con fare saccente mi ha anche detto che non dovevo insegnargli il mestiere altrimenti la Signora sarebbe andata da un’altra parte!  

Alla Signora (shot ricetta), il tumore al seno lo abbiamo diagnosticato da pochissimo. È ancora in fase di stadiazione. Indispensabile una visita di controllo a breve. 

AGGIUNGO CHE 

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Il Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA) 2019-2021 stabilisce che nelle prescrizioni deve essere chiaro se trattasi di prestazione in primo accesso o prestazione successiva al primo accesso come i controlli. 

I controlli devono essere prescritti dal professionista che ha preso in carico il paziente senza che questi sia rimandato al MMG/PLS per la prescrizione e a tal fine le Aziende devono prevedere idonee modalità per consentire la prenotazione da parte del medico specialista della struttura. 

La visita di controllo non dovevo nemmeno prescriverla io, ma l’oncologo che l’ha visitata 

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Che nell’ipotesi recondita la Signora si fosse recata a visita con ricetta programmabile senza una storia clinica conosciuta; qualsiasi ambulatorio poteva tranquillamente prenotarla a 6 mesi senza commettere nessun errore in quanto la mia ricetta portava la dicitura “programmabile” cioè effettuabile anche tra 6 mesi!  

E la Signora, nel frattempo, cosa faceva con un tumore in via di definizione Prognostica? 

Illustrissimo Le invio gli shot per ricordare prima a me stesso, le classi di Priorità; il PNGLA e la ricetta della Signora a cui al Quesito Diagnostico ho scritto che il Cup mi ha costretto a scrivere programmabile (cosa che ho fatto per senso Etico, deontologico e morale) altrimenti non sarebbe stata visitata.

La saluto Cordialmente  

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DR. GIANNI VERDE Medico – Chirurgo
Assistenza Primaria
Coordinatore AFT Q. V. 2
Cons. Az. FIMMG

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