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Il “Made in Italy” trainerà l’economia post Covid-19
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4 anni fail
Si sente spesso parlare di made in Italy, ma altrettanto spesso si ha una scarsa percezione dell’importanza di questo marchio per l’economia del nostro Paese. Sono infatti diverse le nazioni estere che amano i prodotti realizzati in Italia, soprattutto se si chiamano in causa settori precisi, come nel caso della moda e del cibo. Il Covid-19 purtroppo ha creato numerose difficoltà alle aziende tricolori lo scorso anno, e la situazione rimane ancora oggi incerta, perché non è possibile prevedere lo sviluppo della curva dei contagi e le conseguenti misure che verranno prese a livello nazionale. Ma è certo che il made in Italy tornerà ad essere il grande protagonista dell’economia nostrana, quando la situazione tornerà alla normalità.
Il made in Italy come traino dell’economia post-Covid
Il made in Italy non svestirà i suoi panni di assoluto protagonista dell’economia italiana, specialmente se si fa riferimento al peso delle cosiddette “tre F” (ovvero Fashion, Food & Forniture). Nonostante un calo delle esportazioni intorno al -11% nel 2020, il 2021 potrebbe riservare delle importanti novità, soprattutto in caso di miglioramento della situazione sanitaria. I marchi che rappresentano la pura eccellenza italiana non sono andati “in soffitta” in questo periodo, ma continuano ad esercitare un fascino notevole sui consumatori all’estero. Si fa riferimento ad alcuni brand che non hanno bisogno di presentazioni, come ad esempio le scarpe di Valentino, la firma regina nel settore delle calzature. Naturalmente la moda da sola non potrà risollevare interamente l’economia nazionale, nonostante l’enorme fascino di questi marchi. Stando agli esperti, infatti, dovranno crescere tutte e tre le grandi F, per riportare il made in Italy ai fasti del periodo pre-Covid.
L’importanza della digitalizzazione delle imprese
C’è un solo modo per spingere oltre l’asticella le esportazioni, e per superare tutti gli ostacoli proposti da una situazione come quella attuale: scommettere sugli e-commerce. Ad oggi chi non possiede uno shop online perde infatti una preziosa occasione, potenzialmente enorme se si considera il fatturato che è possibile raggiungere vendendo su Internet. La rete abbatte infatti ogni confine o distanza, dando la possibilità anche agli acquirenti esteri di comprare i prodotti made in Italy. Inoltre, gli e-commerce abbattono i costi relativi all’export, per via di una logistica più snella, e danno anche la possibilità di ampliare l’awareness dei piccoli brand. Questo perché il made in Italy non è fatto soltanto di colossi, ma anche di piccole aziende locali di eccezionale qualità, e che hanno il bisogno di farsi conoscere per poter crescere.
Le proiezioni per il 2021 sono dunque positive, con una stima che vede crescere molti settori, anche se in maniera diversa. Chiaramente non resta altro da fare che attendere ulteriori sviluppi, per poter ottenere dei dati certi sulla ripresa dell’economia italiana.
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