Mandate in onda dalle Iene drammatiche sequenze audio registrate dalla abusata dal Sacerdote di Trentola Ducenta sospeso da maggio scorso. 

Era maggio scorso quando lo scandalo venne alla luce e la conferma arrivò da una nota stampa della Diocesi di Aversa che in via cautelativa sospese il Sacerdote della Chiesa di S. Giorgio M. in Trentola Ducenta.

Il documento pubblicato dalla Curia riportava un provvedimento disciplinare cautelativo nei confronti del Sacerdote Michele Mottola che provvedemmo a riportare in questo articolo.

Provammo in quel frangente a chiedere una dichiarazione ma la risposta del Sacerdote fu di aver ricevuto ordini dai suoi superiori di non parlare con nessuno.

Da quel giorno in poi il silenzio, forse per le delicate indagini condotte sul caso. Ieri lo scandalo è scoppiato più forte che mai.

In un servizio di Nina Palmieri delle Iene - nota trasmissione televisiva in onda su Mediaset - sono state mandate in onda le registrazioni, prodotte dalla stessa ragazzina nel tentativo di fornire prove di ciò che aveva avuto il coraggio di raccontare a parrocchiani e che non voleva che sua madre - in quel frangente - sapesse, che mostrano una situazione drammatica: lo strazio di un famiglia, tutto il rammarico dei due coniugi a cui la piccola aveva confessato cosa avvenisse tra lei e il parroco in chiesa per non avderla creduto subito, fino alla decisione di raccontare tutto ai genitori della ragazzina.

Sconvolte e scandalizzate diverse comunità dove ha officiato il suo ministero il Sacerdote. Sicuramente quella più sconvolta è Trentola Ducenta. Tuttavia a scandalizzarsi fortemente anche quella di Qualiano che ha avuto per tantissimo tempo Don Michele Mottola quale vice parroco prima e parroco poi e dove risiede.

A raggiungerlo alle spalle della Chiesa di Santo Stefano di Qualiano ancora Nina Palmieri che ha cercato di intervistare l’uomo ottenendo ben poche risposte, mostrandogli le lettere della ragazzina e lasciandogliene una copia.

Al di dà dello scabroso accaduto bisognerà attendere l’esito dei processi che l’uomo dovrà certamente sostenere dato che tutto il materiale mostrato è, come spiegato dalla giornalista delle Iene, anche nelle mani del PM che si occupa dell’inchiesta.