Cronaca
Quattro arresti per l’omicidio di Angelo Vassallo, coinvolto anche un carabiniere
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Proseguono le indagini da parte dei Carabinieri per fare luce sulla vicenda che lega la famiglia vassallo da anni
Sono quattro le persone arrestate per l’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, ucciso il 5 settembre 2010. Gli arrestati sono l’ufficiale dei carabinieri Fabio Cagnazzo, il figlio del boss e collaboratore di giustizia Romolo Ridosso del clan Loreto-Ridosso di Scafati, l’imprenditore Giuseppe Cipriano e l’ex brigadiere dell’Arma Lazzaro Cioffi.
Gli arresti sono stati eseguiti dal Raggruppamento Operativo Speciale dei carabinieri di Roma, che ha dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare in carcere.
Il coinvolgimento di Cagnazzo e il contesto dell’omicidio
Fabio Cagnazzo, colonnello dei carabinieri, è stato per anni a capo della compagnia di Castello di Cisterna, in provincia di Napoli, dove ha diretto indagini contro i clan di camorra più potenti. In seguito, ha ricoperto il ruolo di comandante provinciale a Frosinone, dove è rimasto fino a un anno e mezzo fa, quando è stato indagato per il coinvolgimento nell’omicidio di Vassallo.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il movente dell’assassinio sarebbe legato alla scoperta, da parte di Vassallo, di un traffico di stupefacenti gestito da ambienti camorristici, e al coinvolgimento di alcuni esponenti dell’Arma. Il sindaco, infatti, sarebbe stato ucciso dopo aver confidato le sue scoperte all’ex procuratore capo di Vallo della Lucania, Alfredo Greco. Vassallo avrebbe dovuto formalizzare una denuncia a un carabiniere di totale fiducia dello stesso Greco, ma prima di poterlo fare, è stato assassinato.
Le accuse e il depistaggio delle indagini
Le accuse nei confronti di Cagnazzo parlano di un suo diretto coinvolgimento in un’attività di depistaggio delle indagini, che sarebbe stata avviata già prima dell’omicidio del sindaco. L’arresto di questi quattro individui segna un importante passo nell’inchiesta, che per anni ha visto il caso di Vassallo rimanere avvolto nel mistero, nonostante le numerose teorie e indagini sulle possibili cause dell’esecuzione del sindaco.
Il caso dell’omicidio di Angelo Vassallo continua a rivelare tratti inquietanti e a confermare il legame tra la criminalità organizzata e alcune figure delle forze dell’ordine. L’arresto dei sospetti fa luce su un omicidio che, fino ad oggi, è stato uno dei più discussi in Italia, alimentando dubbi sulla capacità di trasparenza delle istituzioni in alcune aree del paese.
Con l’arresto di queste quattro persone, la giustizia cerca di fare luce su un omicidio che ha scosso l’intera comunità italiana. Il caso di Angelo Vassallo resta un simbolo di coraggio e determinazione, ma anche di come il potere della criminalità possa infiltrarsi nelle istituzioni, mettendo a rischio il futuro di chi combatte per la legalità.
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