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La Campania sospende didattica in presenza fino al 29 gennaio

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Il Governo pronto ad impugnare la decisione del Presidente Vincenzo De Luca; la restrizione per Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo grado

Lo aveva annunciato ieri il Presidente della Giunta della regione Campania Vincenzo De Luca, ma la decisione è arrivata dopo la riunione dell’Unità di Crisi della Regione.

Nel suo consueto messaggio De Luca, il 7 gennaio, aveva elencato una serie di difficoltà che necessitavano la proroga del rientro in classe per la scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado. Si riferiva, infatti, a una situazione sanitaria rischiosa, un numero di farmaci antivirale insufficiente e la difficoltà per la campagna vaccinale per i minori.

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Secondo De Luca, infatti, “non ci sono le condizioni minime di sicurezza e la possibilità di offrire collaborazione adeguata alle autorità scolastiche da parte delle autorità sanitarie, che sono alle prese con decine di migliaia di contagi. Le Asl dovrebbero fare in media 3mila tamponi al giorno per accompagnare le autorità scolastiche nel controllo del contagio nelle scuole. Non è possibile, per il livello di personale che abbiamo, perché dovremmo perdere una settimana di tempo per dare i risultati”

I Presidi

Nel frattempo il Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, il 10 incontrerà il Ministro Bianchi. Questa mattina un nuovo incontro in video conferenza con Ministero dell’Istruzione rappresentato dal Capo dipartimento Jacopo Greco. Ecco il resoconto della riunione. Evidenziato il problema del trattamento dei dati dei vaccinati e dei non vaccinati e le forniture di mascherine FFP2.

La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medini Chirughi e degli Odontoiatri

Due sono invece le proposte della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirughi ed Odontoiatri. «Posticipare l’apertura delle scuole, recuperando poi a giugno. E poi, cambiare il sistema delle “Regioni a colori”, introducendo tra i parametri quelli relativi alla pressione sulla sanità territoriale e integrando, a tal fine, il Comitato Tecnico Scientifico con medici del territorio». Questa la sintesi delle proposte lanciate dal Presindente Filippo Anelli riportata sul sito della FNOMCeO.

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Il Ministro Bianchi

“Noi siamo molto attenti come sempre alle voci che ci vengono dal Paese ma anche alle tante voci che ci dicono che la scuola deve essere in presenza. Abbiamo fatto un dispositivo graduato che permette di cogliere tutte le esigenze delle diverse parti del Paese” Così il Ministro dell’Istruzione Bianchi e ribadisce che “la scuola riaprirà in presenza e in sicurezza”.

Il governo da Parte sua si dice pronto ad impugnare l’ordinanza del Presidente del Giunta regionale della Campania con un passaggio attraverso il prossimo Consiglio dei Ministri

L’ordinanza

Sul territorio della Regione Campania vigeranno le seguenti regole fino al 29 gennaio:

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  • dalle ore 22,00 e fino alle ore 6,00 è fatto divieto di consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, ivi compresi gli spazi antistanti gli esercizi commerciali, le piazze, le ville e i parchi comunali;
  • sono comunque vietati affollamenti o assembramenti per il consumo di qualsiasi genere alimentare in luoghi pubblici o aperti al pubblico. È fatta raccomandazione ai Comuni e alle altre Autorità competenti di intensificare la vigilanza e i controlli sul rispetto del divieto di assembramenti, in particolare nelle zone ed orari della cd. “movida”;
  • è disposta la sospensione delle attività in presenza dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e dell’attività scolastica e didattica in presenza della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilita’ e con bisogni educativi speciali.

Previste per i trasgressori multe da 400 a 1000 euro. Qui il testo completo dell’Ordinanza

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